Da vittime sacrificali contro Real e Bayern a possibili protagoniste. Perché...
Sono passati poco più di due mesi dal giorno del sorteggio degli ottavi di Champions League e da allora pare essere cambiata in meglio la considerazione nei confronti della nostre rappresentanti. Ben pochi, il 16 dicembre, se la sentivano di dare qualche possibilità alla Roma sorteggiata con il Real Madrid: la squadra allora di Garcia aveva chiuso il girone al secondo posto, con una sola vittoria, risicata contro il Bayer Leverkusen, aveva subito due sconfitte tra cui il pesantissimo 1-6 inflittole dal Barcellona, inoltre tra campionato e Champions era reduce da 6 gare negative che annoveravano due k.o. all’Olimpico, quello devastante, come detto, con i blaugrana e pure uno 0-2 moritificante contro l’Atalanta.
Quella squadra mollacciona ora però non c’è piu: con il ritorno di Spalletti la Roma ha cambiato pelle. Ha inserito gente come Perotti ed El Shaarawy, ha ritrovato Dzeko, corre, lotta, è organizzata dal punto di vista tattico e soprattutto è reduce da 4 vittorie di fila. Tutti dati che sono bastati ai bookmakers per assegnarle ora qualche possibilità in più in chiave qualificazione contro la corazzata Real.
Lo stesso discorso vale per la Juventus per la quale al momento dell’abbinamento con il Bayern di Guardiola già si intonavano salmi funerei. Aveva chiuso il girone di Champions al secondo posto per quella inopinata sconfitta con il Siviglia, aveva - è vero - ricominciato a marciare in campionato, 6 vittorie di fila per metabolizzare le precedenti 4 sconfitte, ma anche 6 punti ancora di disavanzo dall’Inter .
Ma sono passati più di 60 giorni e il tempo ha reso meno profondo il solco tra le due squadre: vuoi perché ora a Monaco di Baviera, dopo l’annunciato addio di Guardiola, l’aria è meno respirabile di prima, vuoi perché i rossi saranno a Torino senza un solo difensore centrale, vuoi perchè quella Juve ha lasciato il posto a questa: tosta, pragmatica, insuperabile in difesa, reduce da 15 vittorie di fila e prima al comando della classifica.
Alla luce di ciò si potrebbe o si poteva (fino a qualche ora fa ) azzardare un azzeramento del vantaggio teorica del Bayern, insomma quasi un 50 per cento di possibilità di superare gli ottavi. Purtroppo ora diviene un 45 perché anche Allegri, come Guardiola, deve fare i conti con l’accanimento della sorte che dopo avergli tolto Caceres ed Asamoah, probabilmente Chiellini - forse Madzukic per il quale si tenta il recupero in extremis - gli fa cadere altre due tegole tra capo e collo: come noto, Alex Sandro lamenta un problema muscolare mentre per Cuadrado, il bianconero più devastante in questi ultimi tempi, si è trattato fortunatamente di un falso allarme. Il colombiano sta bene e ci sarà.
Per gli altri venerdi a Bologna nulla da fare e resta in dubbio anche per il rendez vous di Champions. Allegri è preoccupato, del Bayern d’accordo, ma forse ancora di più del prossimo referto medico.