Gattuso: "Battere il Betis. Alla Juve non penso". Reina: "In due settimane è cambiato tutto"

Due settimane dopo l'1-2 col Betis a San Siro, un altro Milan a Siviglia. Il tecnico: "Spero sdi avere Higuain, domenica"

  • A
  • A
  • A

Giovedì 25 ottobre, Milan-Betis 1-2. A quattro giorni dal derby perso (Icardi al '93), quel tardo pomeriggio a San Siro contro gli spagnoli sembrava l'epigrafe a un Milan deluso e depresso, magari con imminenti terremoti da panchina e lo sguardo feroce e ferito di Rino Gattuso a chiedere fiducia, non siamo morti, ce la faremo. Due settimane dopo, a tre giorni dalle tre-partite-tre vittorie contro Samp, Genoa e Udinese,  il Milan restituisce la visita al Betis con ben altri sentimenti e una voglia grande così di continuare con questa splendida abitudine al successo.

Due settimane che hanno cambiato (forse, o senza forse) la vita rossonera e ora Rino Gattuso -vigilia della sfida europea- è qui a spiegare come e perché il Milan ha saputo risalire: così in fretta e così bene. Ben sapendo che ora bisogna continuare così, con lo spirito e il gioco espressi nelle ultime tre gare di campionato, senza paure né titubanze.

Betis e Juventus, non si può scegliere: "Ci giochiamo tanto, domani la testa sarà solo al Betis, non penseremo alla Juventus. Sappiamo che due settimane fa abbiamo complicato il nostro cammini in Europa".
Cosa è cambiato in due settimane? "Le vittorie fanno allenare meglio, la palla pesa meno, c'è un bel clima, si lavora in modo più tranquillo. Ora dobbiamo recuperare qualche uomo importante".
Higuain sarà disponibile domenica contro la Juventus? "In questo momento non sappiamo se ce la farà, sta facendo di tutto con i fisioterapisti. Calabria fa ben sperare, per Higuain bisogna vedere, Bonaventura sta meno bene di questi due, con la Juve non ci sarà, ha un problema al ginocchio che si mporta dietro da tempo, ha bisogno di ritrovare tranquillità. Mentre Caldara e Biglia non li avremo per tantissimo tempo".

Su Pepe Reina, il portiere di Coppa: "Pepe è un maestro, quando parla dice sempre cose sensate, è molto coerente. Siamo molto fortunati, per un allenatore è bello avere giocatori come Reina che quando li chiami sono a disposizione”.
Sul Real Betis: “Il Betis è una squadra che ha una sua identità, palleggia bene, fa male, imbuca. Non verticalizza tantissimo ma ti fa venire il mal di testa. Serve una grande partita a livello tattica, pur non giocando una grandissima partita a San Siro abbiamo avuto le nostre occasioni". Tre gare di campionato, tre vittorie: “Non si penserà a nulla se non a vincere. Le vittorie ti fanno allenare meglio, la palla pesa meno, c'è un bel clima, c'è entusiasmo, si lavora in modo tranquillo. Dobbiamo recuperare energie e giocatori e mettere in condizione tutti di giocare al meglio".
Suso, decisivo il suo contributo: “Lui è cambiato a livello mentale. Prima quando gli levavi le sue convinzioni si preoccupava. Ora riesce a giocare da mezza punta o da secondo attaccante. È cambiato molto, si diverte anche quando gli chiediamo qualcosa di diverso. È migliorato per merito suo e ha ancora margini".
Sugli indisponibili e su Higuain: “Sta lavorando, in questo momento non sappiamo se ce la farà per la Juve, sta lavorando. Calabria ha cominciato a correre ma gli da ancora un po' di fastidio, ma siamo fiduciosi. Bonaventura non è al massimo, ha un fastidio al ginocchio. Caldara e Biglia non li avremo per tantissimo tempo. Gli infortunati sono questi, Calabria ci lascia ben sperare”.
Sulla settimana da Milan: “Siamo il Milan, abbiamo gli occhi addosso. Tutto è importante. Giochiamo con squadre impegnative, il Betis mi preoccupa, non bisogna farli giocare dove gli piace. Se gli si dà campo, può fare male. È una squadra che sa giocare molto bene e può creare grandi problemi”.
Quanto possono pesare le assenze. "Abbiamo provato a fare un qualcosa di nuovo che ci dovrebbe dare compattezza. Nessun alibi, scenderà in campo la squadra migliore. Dobbiamo essere bravi ad affrontarli con coraggio. Abbiamo grande rispetto per loro, ma dobbiamo giocare il nostro calcio. Tecnicamente stiamo giocando meno bene, ma stiamo facendo meglio a livello di carattere. I ragazzi si sono fatti trovare pronti e chi ha giocato meno, ha dato qualcosa in più. Per un allenatore, avere un gruppo così, è più facile. Grazie a loro abbiamo visto la luce".

La crescita di Cutrone: "E' cresciuto tantissimo negli ultimi 4-5 mesi. Ha fatto grandi passi in avanti su come muoversi per fare male agli attaccanti. Patrick non ti da nessuna sensazione, perché quando non gioca ha il muso, quando gioca è teso. Devi entrare nella sua testa, devi toccare e parlare con la sua anima. Ha tantissima voglia di giocare e quando si accende tira fuori il meglio di sé. Per la sua crescita e per fare una grande carriera deve migliorare quando non è protagonista".
Il riscatto contro il Betis: "Non c'è bisogno di parlare di riscatto. Abbiamo sbagliato la partita all'andata, veniamo in uno stadio molto caldo, con una squadra che ci può mettere in difficoltà. Noi ci giochiamo tanto. Alla Juve penseremo dopo. Questo gruppo è consapevole della partita fatta due settimane fa. Non li avevamo sottovalutati. Speriamo di fare una partita diversa rispetto a quella fatta a San Siro".
Calhanoglu e Bakayoko, come stanno andando: "Calha non sta giocando al massimo perché fisicamente non sta al massimo. Ha fastidio al collo del piede. Ha risolto i problemi familiari. Sappiamo che ragazzo è e quello che ci può dare. Bakayoko ha fatto una grande partita con il Genoa e qualcuno di voi mi ha preso per pazzo. Solo chi non fa, non sbaglia. A livello tattico può migliorare e crescere ancora. Deve continuare su questa strada e darci grandi benefici".
Sulla difesa a tre, è una possibilità? "Romagnoli è quello che ha giocato di più. Non ho voglia di parlare di sistema tattico. Non è una questione di numeri o di moduli. Dobbiamo riuscire a dare segnale che siamo una squadra compatta. Possiamo giocare meno bene, ma voglio vedere compattezza e organizzazione".

Prima di Rino Gattuso, le parole di Pepe Reina: "In due settimane il calcio cambia. A Milanello si lavora duro e la fatica paga. Contro il Betis sarà una gara molto importante per il nostro futuro europeo. Bisogna fare una buona partita, il Betis è un'ottima squadra, all'andata ci ha creato tanti problemi. Per loro grande rispetto, su di noi ho grande fiducia. Nel nostro spogliatoio ci guardiamo negli occhi, dobbiamo dare sempre il cento per cento. Suso è un grande giocatore, al Liverpool eravamo insieme, lui era un bambino, sta dimostrando di essere uno dei migliori al mondo. Donnarumma dopo il derby ha fatto bene e continuerà a farlo".

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti