VERSO NAPOLI-LEICESTER

Spalletti: "Ogni partita è da dentro o fuori. Osimhen può accelerare il recupero"

Alla vigilia della partita di Europa League, l'allenatore del Napoli ha parlato delle insidie del match contro gli inglesi

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"Per noi ogni partita è da dentro o fuori. Non siamo forti se alla prima spallata si va giù. Dobbiamo fare questo salto di livello. Si tratta di avere una rosa veramente al completo e se poi dentro questi infortuni ti monta addosso anche il Covid un po' di sofferenza ce l'hai". Così Luciano Spalletti alla vigilia del match di Europa League, contro il Leicester. "Dobbiamo stare attenti alle loro potenzialità. Ha un allenatore forte. La perdita di palla può diventare un momento di difficoltà di gestione e bisogna tirare fuori le nostre qualità", ha aggiunto.

"L'unica cosa di cui mi devo preoccupare è quella relativa ai valori morali dei calciatori. E' l'energia che devono esprimere ogni volta che entrano nello spogliatoio. E' voler mantenere la schiena dritta e prendere a calci i momenti in cui le cose non vanno bene, di non accettare le situazioni che a volte ti determinano i risultati. Per ciò che vedo io da questo punto di vista i miei calciatori sono in salute, per cui non devo cambiare niente. E' chiaro che in un momento in cui i risultati scricchiolano la divisa del Napoli diventa anche più pesante e bisogna esibire una forza mentale superiore e mantenere la testa lucida. E' questo ciò che conta, riuscire a riconoscere le potenzialità che si hanno ancora", ha aggiunto Spalletti.

Su Osimhen ha detto: "Giorno dopo giorno lo solleciteremo e vedremo che risposte darà: in base a come reagisce si vedranno i tempi di recupero. Conoscendo l'elemento, siamo molto fiduciosi per un recupero il prima possibile. Andrà tutelata la situazione ma da un punto di vista di disponibilità del calciatore per accorciare un po' verrà fatto tutto il possibile".

Sull'importanza della partita: "Ci vogliono motivazioni enormi, senso d'appartenenza, una considerazione corretta della propria autostima. Questa è realmente una gara da dentro o fuori, però una partita come quella che abbiamo disputato con l'Atalanta devo farla vedere in maniera giusta affinché il risultato non pesi di più della realtà, della qualità esibita in campo. Visto come eravamo messi, io ci trovo un balzo in avanti in quella prestazione, invece che portarmi dietro la scoria della sconfitta nella prossima partita, perché con l'Atalanta la partita è stata fatta nella maniera corretta. Sono i dati che ti danno il documento che se sei stato al loro livello sotto diversi aspetti puoi ambire a vincere la prossima. Poi è chiaro che nelle partite ci sono gli episodi e se si arriva con la testa giusta in quegli episodi puoi sfruttarne qualcuno. La gara l'abbiamo fatta pari pari agli avversari".

Sulle possibilità di turnover: " Domani siamo quattordici. Elmas, ad esempio, ha giocato molto o ha giocato poco per voi? Io dico che ha giocato più di tutti. Mario Rui ha giocato meno di tutti perché non ha giocato in nazionale. Se si mettono sette partite piene in nazionale per Elmas, ad esempio, si vede che ha giocato di più. Anche rispetto a Di Lorenzo. Il problema, dunque, è generale. Bisogna avere una rosa che vada a combattere questa difficoltà che hanno tutti e bisogna farci il callo. La difficoltà è lì dietro la porta. Se ci si mettono anche i tre casi di Covid-19 si completa il quadro. Quando rientrano, sono a disposizione, ma con dieci giorni di fermo e quindi hanno bisogno di dieci giorni d'allenamento altrimenti si mettono dentro e non ce la fanno. Il Covid-19 è diverso, si hanno problemi respiratori e ci vuole tempo. Quando entri in campo per mezz'ora il peso psicologico è lo stesso di chi comincia dall'inizio. Anzi, a livello muscolare può essere più rischioso perché fai tutto in apnea visto che giochi solo quella mezz'ora. Per questa difficoltà mentale a differenziare mezz'ora o 50 minuti, domani ce l'hanno tutti il carico della partita perché giocano tutti. Fabian e Insigne proviamo a recuperarli per domenica. Non sarà facile, ma proviamo a recuperarli, si cercherà di fare tutto il possibile". 

Sul sistema di gioco: "Quando la palla ce l'hanno gli altri devi un po' adattarti a ciò che fanno loro e loro le ultime partite le hanno giocate col 4-2-3-1. Si va un po' dietro alla ricerca degli avversari. Se una squadra propone tre attaccanti è meglio metterne quattro in difesa, ma è legato allo sviluppo dell'azione. In fase di possesso puoi fare un po' quello che ti pare. Puoi mandare un mediano dentro tra centrale e terzino, come fa spesso l'Atalanta che porta sei giocatori sull'arco della difesa a far girare il pallone. Quando la palla ce l'ho io, decido io che impostazione dare. In qualsiasi partita si può proporre ogni cosa. Anche il Leicester a volte fa entrare un centrocampista fuori linea per ampliare il raggio d'azione sulla costruzione".

 

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