VERSO SPORTING-ATALANTA

Atalanta, Gasperini: "Troppe gare ravvicinate, con lo Sporting senza quasi prepararla"

Il tecnico della Dea sbotta alla vigilia degli ottavi di Europa League: "Abbiamo 4 partite in 11 giorni, avremmo preferito avere un altro calendario"

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Alla vigilia dell'andata degli ottavi di Europa League contro lo Sporting Lisbona, Gian Piero Gasperini sbotta per il calendario intasato della sua Atalanta. "Noi abbiamo fatto un ottimo punto con il Milan, abbiamo perso con l'Inter, ma ci sta, e abbiamo perso con il Bologna. Dispiace, non volevamo perdere. C'è rammarico perché volevamo fare un altro risultato - ha spiegato l'allenatore della Dea -. Però ora si riparte. Il problema è che stiamo giocando partite di questo livello in modo troppo ravvicinato e ne avremo anche altre. Il recupero con l'Inter è stato inserito in questo momento, avevamo avuto due mesi normali, invece è stato inserito in questo periodo. Abbiamo 4 partite in 11 giorni, avremmo preferito avere un altro calendario. Domani giochiamo una partita senza quasi prepararla". 

"Indubbiamente è diverso giocare partite così tirate in così poco tempo. Chi fa le coppe è più abituato. Poi ci sono gli anticipi e i posticipi, che sono creati per poter andare in Europa con un po' più di recupero. Questo però a noi non è successo ed è sicuramente una colpa". 

Sullo Sporting già affrontato nella fase a gironi. "Da ottobre sono passati tanti mesi, tantissime partite. Lo Sporting era già una squadra fortissima, adesso si è consolidata ancora di più - ha detto Gasperini a Sky Sport -. Stanno facendo molto bene in campionato e anche in Europa. Anche noi in questi mesi abbiamo fatto un buon percorso. Sicuramente sono due squadre diverse, ma anche equilibrate". 

Nell'attacco del'Atalanta che funziona a meraviglia la nota stonata è Scamacca. Gasperini lo sprona e lo consiglia. "Il calcio moderno va verso la globalizzazione. Il portiere e i difensori partecipano di più. Le cose evolvono continuamente, vediamo difensori centrali che vanno a centrocampo, esterni che giocano in mezzo - ha concluso -. Gli attaccanti devono essere più dinamici. Poi però ci sono le caratteristiche, non si può pretendere da uno come Scamacca che faccia i chilometri di Ederson e de Roon. Però è indispensabile aumentare il proprio raggio di azione. Scamacca ci sta provando. Dal punto di vista psicologico, vorrei si togliesse un po' di pressione. Su di lui c'è sempre una grandissima aspettativa, vorrei si calasse di più nella normalità e fosse meno deluso dopo un errore. Se riuscirà ad avere più gioia e meno pressione, potrà fare meglio". 

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