GRIDO D'ALLARME

Deschamps: "Si giocano troppe partite, il calcio esploderà"

Il ct della Francia: "Non c'è coesione nel calcio e ne fanno le spese anche le nazionali"

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Il numero di partite giocate ogni anno dai calciatori, soprattutto quelli dei big club che arrivano in fondo alle competizioni e poi vengono convocati nelle nazionali, è un tema aperto da tempo dagli addetti ai lavori. L'ultimo grido di allarme arriva da Didier Deschamps, ct della Francia con un passato di centrocampista ad altissimi livelli, una figura insomma che conosce entrambi i lati della medaglia: "Il calendario è troppo pieno e ho poche speranze che la situazione possa cambiare. A questo ritmo il calcio finirà per esplodere".

Nell'intervista al Kicker l'allenatore francese spiega senza peli sulla lingua: "La preparazione pre-campionato è sempre più breve, le società corrono il rischio di mandare in campo troppo presto calciatori che sono stati a lungo fuori. Anche noi ct ne paghiamo le conseguenze e il tempo per prepararsi alle grandi competizioni si è via via ridotto". 

Si arriva poi a casa limite come quello del Liverpool che ha dovuto giocare due partite in due giorni da un lato del mondo all'altro. "Non c'è coesione nel mondo del calcio, non pensiamo abbastanza alla salute dei giocatori - conclude Deschamps -. Un problema che riguarda tutti i Paesi. Anche i giovani si trovano male in questa situazione, si ritrovano a dover giocare una partita dietro l'altra a ritmi frenetici".

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