Il tecnico romeno presenta la sfida di Champions League contro i cechi: "In porta giocherà Sommer. Arriverà il momento di Bisseck e Bonny"
Dopo le vittorie con Ajax, Sassuolo e Cagliari, l'Inter va a caccia del poker. Domani a San Siro arriva lo Slavia Praga per la seconda giornata della fase a campionato di Champions League. Christian Chivu presenta in conferenza la sfida contro i cechi che nella prima giornata hanno pareggiato con il Bodo/Glimt. "C'è un file sottile tra una sconfitta e una vittoria anche se le prestazioni ci sono state anche contro Udinese e Juve - ha dichiarato il tecnico a Sky Sport -. La vittoria cambia il livello di attenzione, la voglia di essere dominanti, capire la partita, i momenti. Questa squadra meritava quello che ha raccolto nelle ultime settimane". Le prime 4 gare sulla carta sono le più semplici: "Si parte partita per partita. La Champions League non è semplice, tutte sono squadre forti che ti possono mettere in difficoltà e hanno qualità e voglia di fare risultati. Pensiamo allo Slavia che è la partita più importante". Sulla squadra ceca: "Hanno intensità e gioco diretto, portano tanti uomini nella tua metà campo, con molti giocatori in area in fase d'attacco, è una squadra di forza e qualità. Bisogna stare attenti, bisogna fare la nostra partita, togliergli le loro caratteristiche migliore ed essere dominanti". Sulla formazione: "Volete tutta la formazione (ride, ndr). Sommer tornerà e mi fermo qua: abbiamo un gruppo di giocatori validi, che sta lavorando bene e mi sta mettendo in difficoltà nelle scelte. Tutti danno il loro contributo ed è un merito. Questo gruppo si mette a disposizione e capisce momenti e scelte dell'allenatore: fa loro onore".
LA CONFERENZA DI CHIVU
Arrivate dopo tre vittorie consecutive. Cosa vuole oltre ai tre punti?
"A me le prestazioni sono sempre piaciute, fin dalla prima. La prestazione c'è stata, poi ovvio che il risultato condiziona il giudizio di tutti. Stiamo avendo anche continuità di risultati ora, ma pensiamo alla prossima. In Champions League ci sono tante insidie, come la qualità dell'avversario e la voglia che hanno tutti di fare risultato a San Siro. Nessuna partita è facile".
Nelle ultime tre gare la squadra è cresciuta. Cosa ti aspetti adesso?
"Continuità, attenzione sempre al massimo. L’umiltà che ha questa squadra ha fatto vedere che questa squadra può crescere sotto questo punto di vista, di essere dominanti e cercare sempre di fare la partita. Ci sono avversari che possono metterti in difficoltà e bisogna capire quei famosi momenti per mantenere l’equilibrio e portare a casa la vittoria senza soffrire tanto ed essere concreti e cinici".
Oltre a Pio Esposito c'è altro che la sorprende in questa squadra?
"La voglia di essere dominanti, di superare determinati momenti, di accettare i cambiamenti e le cose diverse che erano abituati a fare. Questo lo fa un gruppo di uomini veri che non guarda mai indietro, ma avanti, con voglia di fare di tutto per essere competitivi. Questo gli fa onore perché sono giocatori importanti, uomini importanti e non è scontato mai che questa applicazione e umiltà ci sia. Loro ce l'hanno e la vogliono migliorare".
Il calendario vi ha regalato i tre avversari più difficili uno dietro all'altro. C'è consapevolezza che in queste prime partite non ci si può distrarre?
"Proprio perché non ci si può distrarre è inutile guardare troppo in avanti. Dobbiamo guardare a domani, allo Slavia, che è la più insidiosa. Il calcio mi ha insegnato a stare con i piedi per terra e guardare al futuro più prossimo e non troppo in là perché il rischio è che le aspettative creano delusioni. La partita più importante è sempre quella dell’indomani”.
Con l'arrivo di Akanji, Bisseck non ha più giocato? Potremmo rivederlo in campo?
"Si sta allenando bene e arriverà anche per lui il suo momento e scenderà in campo".
Bonny lo potremo vedere dall'inizio?
"Come tutti mi mettono in difficoltà allenandosi bene. Sta a me poi avere una certa sensibilità e cerco di accontentare sempre tutti perché se lo meritano e hanno valori molto vicini. Cambiando uno o due interpreti lo capiscono comunque. Ma arriverà il momento giusto per tutti. Alzano sempre il livello. Tutti danno grande disponibilità sia da titolari che da subentrati. Ad esempio Dimarco lo avete elogiato per l'assist ma io esulterei per la chiusura fatta a Cagliari in fase difensiva. I meriti sono suoi. Lui è solo un esempio e tutti ce l'hanno"
Sommer torna in porta?
"Io ho 22 titolari, è la mia convinzione. Parto da questo concetto. Poi se uno dà di più o meno mi prendo sempre la responsabilità. Sommer domani parte dall'inizio comunque. Da quando sono qui i cambiamenti sono sempre stati fatti e vale sempre la meritocrazia. Sono sempre consapevole del fatto che non si debba mai perdere l'equilibrio"
Cos'avete registrato in fase difensiva?
"La pressione e la riaggressione fatta meglio anche sulle seconde palle. Come occupi il campo, la voglia che hai di vincere i duelli. Siamo sicuramente più bravi in questi aspetti ma c'è anche l'orgoglio del campione".
Finora ha usato solo Barella come vice Calhanoglu, Vede altri?
"Non solo Barella ma anche Zielinski perchè danno qualcosa in più per la squadra come palleggio"
Che tipo di partita si aspetta?
"Una partita difficile come tutte le partite in Europa. Sappiamo che hanno continuità. Sono imbattuti in stagione e sono sicuro che vorranno fare una grande partita. Dobbiamo essere attenti e non dobbiamo snaturarci mostrando che la nostra squadra vuole sempre avere la sua migliore versione".