Real, Zidane: "Simeone e l'Atletico sanno come far male"

Si scalda l'avvicinamento alla finale di Champions di sabato

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In sala stampa ricorre la parola fracaso. Più e più volte: il concetto - sotteso alle domande dei giornalisti presenti a Valdebebas per il media-day della Uefa dedicato al Real Madrid - è che i blancos non possono permettersi di perdere la finale di Champions. Come se per investitura divina, i merengues avessero l'onere-onore-dovere di vincere sempre e comunque. Ma nel trappolone Zinedine Zidane non cade. Evidentemente i dribbling gli riescono ancora bene.

L'Undecima (l'undicesima Coppa Campioni/Champions League) non è infatti un'ossesione (direbbe Mourinho): è semmai "un obiettivo per cui lavorare duro: l'unico fracaso sarebbe quello di non essere capaci di dare il massimo" ha sentenziato Zizou.

Meglio, più opportuno o semplicemente più igienico, parlare della partita di sabato e dell'avversario. E rendere merito a un tecnico e a una squadra che "sanno far gioco e far male". Questo il concetto espresso più volte dal tecnico del Real: "Simeone fa parte dei più grandi allenatori del mondo, ha tutto ciò che deve avere un tecnico. Conosce bene la sua squadra e sa cosa deve fare per portarla al successo. I fatti lo dimostrano. Io ho ancora molto da imparare, ma il mio desiderio di imparare è intenso e sono convinto che mi farà migliorare. Ma mi manca molto per diventare un allenatore importante. Se sento pressione? Qui ce n'è sempre, fa parte del lavoro e mi piace".

Zidane proverà a vincere la Champions League a pochi mesi dal suo arrivo sulla panchina del Real ma sa di non dover sottovalutare l'Atletico: "Non credo che il possesso palla sarà sufficiente per vincere la finale. Sarà difficile perchè giochiamo contro una squadra che non soltanto difende bene. È una rivale completa".

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