Progetto SuperChampions League: posto sicuro per i top club e promozioni

Le novità studiate da Uefa e Eca: meno gare di campionato, più sfide europee. E le soste per le Nazionali saranno ridotte

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La Superlega non si farà, Uefa ed Eca a tutta velocità verso un nuovo format di Champions League talmente rivoluzionato da essere già chiamata SuperChampions League. Le novità emerse dopo la conferenza stampa di Aleksander Ceferin e Andrea Agnelli, rappresentanti del calcio e dei club europei, sono riassumibli in sette punti che andranno a toccare anche i campionati e le partite delle nazionali.

Si parte proprio dalla nuova Champions, che darebbe spazio certo ai grandi club (potrebbe essere introdotto una specie di ranking "storico" come riporta La Gazzetta dello Sport) e prevederebbe l'accesso anche tramite promozioni dalle altre due coppe organizzate dall'Uefa. Una è l'Europa League, l'altra sarebbe una terza coppa che verrebbe introdotta dal 2021 allargando il numero di squadre provenienti dai vari campionati nazionali europei.

Si passa alle nazionali. La riforma tenterebbe di accorpare Europeo, Coppa America e Coppa d'Africa in modo che i calciatori siano impiegati nello stesso anno e nello stesso periodo riducendo i disagi per i club. Infine saranno diminuite le finestre di sosta dei campionati nazionali per le pause delle nazionali.

Si è parlato anche di uniformare il numero di partite nei vari Paesi. In Inghilterra, venti squadre in Premier League e due coppe nazionali, si può arrivare a giocare 53 partite a stagione, in Germania "solo" 43: differenze importanti che si cercherà di colmare. Si cercherà di fissare a 16 o 18 le squadre dei vari campionati e riducendo le coppe nazionali, aumentando così le sfide internazionali.


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