Il ciclo di Andrea Pirlo alla Juventus potrebbe finire fra qualche settimana, a una condizione. E' lo stesso regista bianconero a mettere le cose in chiaro alla vigilia della sfida con il Real Madrid: "Se vinciamo la Champions, vado a giocare all'estero. La Juve sarà a prescindere la mia ultima squadra di Serie A". Adesso ci sono i Blancos da superare per andare in finale: "Si può fare. Abbiamo tutto da sognare e niente da perdere"
Con la Champions League in bacheca, l'addio di Andrea da Brescia sarebbe una cosa sopportabile per società e tifosi. Pirlo aspetta di sollevare la Coppa per chiudere un ciclo fantastico di quattro anni dove si è preso diversi rivincite con chi lo dava per finito. Ora è chiamato a trascinare la squadra a un'autentica impresa e non ha paura: "Non serve un miracolo. Dovremo essere s' accorti, ma sopratutto spavaldi. Non abbiamo niente da perdere, e allora con la testa libera a inseguire il nostro sogno".
Sull'altra panchina ci sarà Ancelotti: "Per me è come ritrovare un padre. Mi ha cambiato la carriere, inventandomi davanti alla difesa. Abbiamo vissuto insieme momenti indimenticabili. Il nostro è un passato importante".
Ora Allegri più di Conte in casa bianconera: "Nei 3 anni di Conte alla Juve mancava qualcosa, adesso siamo pronti. Quando abbiamo iniziato la stagione ci siamo guardati negli occhi, e in tutti c'era la voglia di chiarire all'esterno quanto fosse forte il nostro gruppo. Volevamo dimostrare di essere campioni veri e allo stesso tempo c'era il desiderio di dare ragione alla società anche sulla scelta del tecnico".
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