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VERSO JUVENTUS-PAFOS

Juventus, Spalletti: "A Napoli ho danneggiato la squadra, Yildiz può migliorare"

Il tecnico bianconero presenta la decisiva sfida di Champions contro il Pafos: "Squadra tosta, dobbiamo fare attenzione alle loro ripartenze"

di Andrea Ghislandi
09 Dic 2025 - 20:23

Reduce dalla sconfitta contro il Napoli, la Juventus si rituffa in Champions League: a Torino arriva il Pafos e i tre punti sono obbligatori per raddrizzare una classifica deficitaria. "Prima di tutto il Pafos è una squadra tosta - ha esordito Luciano Spalletti in conferenza stampa - Nel reparto offensivo sono molto forti, dobbiamo essere bravi a non subire le loro ripartenze. Bremer e Rugani sono convocati e verranno in panchina". Il tecnico bianconero torna sul ko del Maradona: "Naturalmente ho delle responsabilità. Non ho messo in condizione la squadra per fare il meglio e ho danneggiato la squadra".

LA CONFERENZA DI SPALLETTI
Che partita si aspetta? 

"Prima di tutto il Pafos è una squadra tosta. Ha molti portoghesi e brasiliani nella sua squadra. È una squadra che ha fatto brutta figura solo contro il Bayern. Poi ha preso pochissimi gol nonostante abbia avuto avversari top. Sono una squadra tignosa e vogliosa di metterla a livello fisico. Poi hanno organizzazione sui calci piazzati. Sui 4 gol fatti 3 li hanno fatti su calcio piazzato. Nel reparto offensivo sono molto forti, dobbiamo essere bravi a non subire le loro ripartenze. È una cosa a cui dobbiamo fare attenzione, hanno qualità per ribaltare la situazione". 

Si aspettava di riuscire a incidere con più facilità nello sbloccare con continuità l'attacco?
"I numeri sono quelli non desiderati al momento, sia al livello di risultati che di individualità. Ora ho più conoscenza dei calciatori che ho a disposizione e per me è fondamentale. Poi vedo che sono migliorate alcune cose. Non siamo bravi a ripeterle spesso dentro la partita queste cose che loro hanno, ma sono lì nelle condizioni di essere prese. Le dobbiamo fare di più e riconoscere di più. Ho visto fare belle giocate e buone cose ai nostri attaccanti. Nei 3 gol che abbiamo visto domenica abbiamo fatto un bellissimo gol, per cui se fai quelle cose lì è segno che ce l'hai un po'. L'essenziale è riproporle più spesso".

Si aspettava di incontrare meno difficoltà? La fiducia è intatta come all'inizio?
"Ho le stesse intenzioni e certezze di quando ho accettato di venire a fare l'allenatore della Juventus. Li vedo migliorare in allenamento, più li vedo e più ho a che fare con loro, più mi arrabbio e tranquillizzo allo stesso tempo. Mi fanno stare sull'ottovolante, a volte rido e altre strillo. Poi gliele vedi fare alcune cose e pensi che si ripeterà più volte, invece poi si va ad annullarla e ripartire da capo. Per me non cambia e non cambierà niente, non cambierò per un risultato o per l'atteggiamento. Le cose si affrontano e si cerca di trovare la spiegazione a ciò che è avvenuto".

Thuram sembra un po' in fatica sia dal punto di vista fisico che tecnico...
"Dal mio punto di vista è un calciatore forte, che ha giocato bene anche domenica. Ne abbiamo bisogno, è un calciatore che ha quello strappo con la guida della palla che dovrebbe migliorare anche senza palla perché può creare spazi alla squadra. Professionista top, a me piace totalmente. Però poi in alcuni momenti durante la partita si hanno momenti migliori e altri peggiori, però a Napoli ha giocato una buona partita".

A che punto sono Bremer e Rugani? Possono essere convocati?
"Sono qui che li aspetto a braccia aperte, saranno convocati e domani saranno in panchina. Non so dirle se saranno della partita oppure no. Domani si alleneranno se non entreranno quei 10-15 minuti, poi si aumenta il livello per poter fare discorsi differenti".

Ha provato a stimolare qualche giocatore?
"Partiamo da Yildiz. Probabilmente l'ho detta male o avete capito male. Volevo intendere che c'è molto del potenziale che ha lui che è da vedere e che voi non avete visto. Anche se lui ce la sta mettendo tutta e cresce di gara in gara, ha dei margini di miglioramento che sono incredibili per quella che è la mia visione. Sono un po' le stesse cose che dicevo a Kvara appena l'ho conosciuto, lui può diventare davvero un calciatore di livello super top. Delle cose le sta già facendo ma in allenamento se ne vedono molte di più. Per cui tutto a posto. Senza attaccanti a Napoli? Non era per pungolarli ma per voler vincere la partita. Sono andato a giocare in quella maniera perché ero convinto che fosse il sistema giusto, poi non ho avuto il risultato che volevo. Naturalmente ho delle responsabilità. Non ho messo in condizione la squadra per fare il meglio e ho danneggiato la squadra". 

Ora che conosce meglio la squadra ha in mente il passaggio definitivo al 4-3-3?
"La conosco un po' di più, quando sono arrivato le partite erano così vicine che averli tutti per fare un allenamento è difficilissimo. Ieri ho avuto quelli che non avevano giocato, oggi uguale. È difficile avere possibilità di allenarli tutti insieme a un livello di aggressività importante. Ho sempre la disponibilità del settore giovanile che stanno facendo un lavoro fondamentale a mettermi sempre 10 giocatori a disposizione. Il calcio ormai somiglia sempre meno a questi numeri e sistemi di gioco. Solo in alcuni momenti di passaggio ci si ritrova dentro quelli che sono i numeri, 3-4-2-1 o 4-3-3. Ormai quasi tutte le squadre ti vengono addosso forte e la mettono su uno slancio di corsia e aggressività che si mischiano. C'è questa continua rotazione e deformazione dei sistemi di gioco. Cambierà poco anche se avere un difensore di piede destro mi permetterà di fare delle cose, come ad esempio non far giocare Kelly fuori area sul destro. Proveremo a fare quella situazione, se così si può chiamare il 4-3-3 o il 4-3-2-1".

Questa squadra perde entusiasmo troppo facilmente? David ha bisogno di continuità?
"È un po' il rido e strillo di cui parlavo prima. A volte modificano quello che è il loro status. Ho avvisato i ragazzi perché adesso devo forzare di più. David ha bisogno di 5 partite? Anch'io ho bisogno di allenare 5 volte il Real o il Barça per dimostrare che allenatore forte sono. Non funziona così".