Il centrocampista è rimasto in panchina nei novanta minuti della finale. Si sarebbe aspettato più considerazione e lo ha fatto notare. Poi sui social: "Sono distrutto. Mi ha fatto male non poter aiutare i miei fratelli"
© Getty Images
"Perché non mi hai fatto entrare?". La più classica delle domande si è trasformata in un duro confronto tra chi queste parole le ha pronunciate, Davide Frattesi, e il destinario della richiesta, Simone Inzaghi. Nel desolato postpartita di Monaco di Baviera dopo aver applaudito il trionfo del Psg in finale, il centrocampista, che con le sue reti contro Bayern Monaco (nello stesso stadio) e Barcellona è stato decisivo nel percorso europeo dei nerazzurri, ha chiesto spiegazioni per gli interi novanta minuti passati in panchina ad osservare i compagni.
Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, lo sfogo e la delusione di Frattesi hanno portato a un confronto aspro con l'allenatore, che è durato poco ma che è andato a sommarsi all'amarezza per una sconfitta pesante nel risultato e per l'orgoglio. Sicuramente però l'ex Sassuolo si sarebbe aspettato più considerazione e i segnali di una rottura col tecnico sono diversi, facendo riemergere vecchi mal di pancia mai del tutto curati.
Anche il futuro all'Inter di Frattesi dunque resta in bilico e a questo punto è legato a doppio filo con quello di Simone Inzaghi. Se il tecnico piacentino resterà alla guida dei nerazzurri, il centrocampista andrà via al 100% ascoltando le diverse sirene provenienti dai tanti club interessati, Napoli in primis. Altrimenti, con un allenatore nuovo, la situazione sarà valutata di comune accordo con la società. A garantire per tutti c'è un contratto firmato fino al 2028 e una valutazione, per gli interessati, da 40 milioni di euro.
FRATTESI: "SONO DISTRUTTO, MI HA FATTO MALE NON ESSERE IN CAMPO CON I MIEI FRATELLI"
Davide Frattesi ha affidato ai social tutta la sua delusione e frustrazione per la finale di Monaco di Baviera.
"Sono distrutto…
Non me lo aspettavo, non ce lo aspettavamo. Un anno di sacrifici, sudore, allenamenti, ritiri, viaggi, rientri di notte a orari improbabili per poi veder svanire tutto in un attimo…
In questo viaggio abbiamo vissuto delle emozioni incredibili che rimarranno impresse nella mia mente.
Ieri avrei voluto essere lì dentro a combattere con i miei fratelli, e il fatto di non averlo potuto fare fa male.
In questi mesi credo di aver capito al 100% cosa voglia dire essere interista, ne sono sicuro.
Mi avete dato una mano, siete stati dalla mia parte nel momento più difficile della mia vita, anche quando in campo non giravo, quando non ero il Davide carico e sorridente di sempre.
Non mi avete giudicato e mi siete stati accanto come dei fratelli maggiori…non lo dimenticherò mai.
Questa sconfitta farà male per un po', probabilmente il soffitto rimarrà il mio migliore amico per qualche giorno, consapevole che abbiamo deluso molte persone, noi stessi in primis.
Forza INTER, SEMPRE!
Per chi c’era, per chi non c’è più, per chi non molla, per chi si rialza e per chi quando cade torna per prendersi tutto.
Vi voglio bene davvero".