L'andata dei quarti di stasera mette di fronte quattro allenatori che hanno un passato in comune
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La Champions ha un fascino immutabile, con qualsiasi formato. Uno degli aspetti che la rendono così unica, oltre a mettere di fronte il meglio del calcio europeo, è la serie di incroci che si vengono a creare nel corso degli anni. Nell'andata dei due quarti di finale di stasera, per esempio, ci sono storie di panchine che vale la pena raccontare.
Il Barcellona affronta il Borussia Dortmund finalista dello scorso anno, battuto proprio dal Real Madrid, il rivale di sempre dei catalani. I tedeschi hanno cambiato allenatore e Terzic ha lasciato il posto a Sahin, poi a sua volta esautorato a favore di Nico Kovac. Il Barça ha un tecnico tedesco, Hansi Flick, proprio l'artefice di una vittoria clamorosa del Bayern Monaco al Camp Nou nella Champions del 2020, poi vinta dai bavaresi. I due si sono conosciuti a Salisburgo, quando Nico era in campo e Hansi era nello staff tecnico. Poi si sono ritrovati nel 2018 al Bayern, con il croato allenatore e Flick assistente. Stasera si incontrano di nuovo per una sfida che può ipotecare le semifinali della Coppa più importante. Entrambi non rinunciano a giocare, visto che il Barça mette in campo, contemporaneamente, Pedri, Gavi, Yamal, Raphinha e Lewandowski, mentre il Borussia schiera Adeyemi esterno a tutta fascia più un trequartista come Chukwuemeka alle spalle della coppia d'attacco Guirassy-Beier.
Nell'altro quarto va in scena un incrocio di panchine ancora più suggestivo. Otto anni fa, al Camp Nou, accadeva una di quelle cose che rendono il calcio così affascinante. Il Barcellona, guidato in panchina da Luis Enrique, riusciva nell'impresa incredibile di ribaltare lo 0-4 subìto al Parco dei Principi dal Psg guidato da Unay Emery: 6-1 il risultato finale di una sfida che ancora adesso resta una pietra miliare del calcio europeo. A quasi un decennio di distanza i due si ritrovano, con l'allora allenatore dei catalani proprio sulla panchina del Psg, mentre Emery sta riportando in alto l'Aston Villa. Al di là delle suggestioni legate al passato, il match di Parigi ha tanti motivi di interesse. I padroni di casa hanno fatto fuori il Liverpool schiacciasassi di questa stagione e si sono iscritti nel ristretto novero dei favoriti per la vittoria finale. Il tridente Doué-Dembelé-Kvaratskhelia, da una parte, e la batteria di trequartisti McGinn-Asensio-Rogers alle spalle di Rashford, dall'altra, fanno capire che difficilmente ci si annoierà se si sceglierà di guardare questa partita.