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Il miglior Icardi nel tempio dei 9 e con il Ninja cresce tutta l'Inter: così l'Europa si fa dolce

Con il Psv una rimonta molto diversa rispetto a quella con il Tottenham: per Maurito e Nainggolan una partita "totale"

04 Ott 2018 - 09:21

Nel tempio dei numeri nove Icardi fa due su due, l'Inter rimonta, vince e rende decisamente più agevole il suo cammino europeo. Perché dove sono andati in scena centravanti come Ronaldo, Romario e Van Nistelrooy, Maurito ha disputato la sua miglior partita stagionale, da attaccante moderno: attaccante che ha giocato per la squadra, senza rinunciare all'egoismo del bomber ( concludendo anzi ben 9 volte, altro piccolo ma significativo record) ma mettendosi al servizio dei compagni fino all'ultimo secondo di partita.

Nel successo contro il Psv c'è tanto del capitano e non solo la firma sul tabellino marcatori (due gol nelle prime due partite di Champions sono comunque un risultato non banale che, non a caso, l'argentino condivide solo con un altro grande attaccante della storia nerazzurra, vale a dire Adriano). Così come nella rimonta nerazzurra c'è tanto anche di Nainggolan che per 70 minuti almeno ha fatto girare il motore a ritmi elevatissimi. E se ci sono loro due, ecco che c'è l'Inter. Magari non sempre ordinata, ma nettamente in crescita al suo quinto successo consecutivo, altro dato statisticamente da non sottovalutare visto che mancava da oltre un anno.

Di rimonta in rimonta, si diceva, il cammino europeo si fa dunque più agevole, con il doppio confronto con il Barcellona di Messi che assume un peso specifico inferiore e si fa meno decisivo e cruciale, visto lo zero in classifica non solo del Psv ma anche del Tottenham. E vista anche, perché no, la crescita della squadra di Spalletti: se la rimonta contro gli Spurs era stata tutta di nervi, rabbia e buona sorte, quella contro gli olandesi nasce dalla testa ancor prima che dai muscoli perché l'Inter che nelle ultime uscite aveva dato segnali importanti sotto il profilo caratteriale e muscolare, a Eindhoven ha mostrato anche una notevole crescita mentale. Non si è scomposta dopo lo svantaggio, non ha perso la calma e ha mantenuto il controllo del match, contro un avversario magari non trascendentale ma che arrivava comunnque da un sette su sette in campionato, con 26 gol fatti e 3 soli subiti. Nessun trionfalismo, insomma, ma il giusto peso per una vittoria non scontata e fondamentale. E soprattutto giusta.

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