Guardiola, 600 mln spesi in tre anni per non andare mai oltre i quarti: "Ma ora fuori per un gol da pallamano"

Prima il Monaco, poi il Liverpool e ora il Tottenham: per il City di Per la Champions è maledetta

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Ancora una volta a casa senza essere stato capace di entrare nelle Fab-4 D'Europa: perché se la vittoria in Champions a Guardiola manca ormai dal 2011 trionfo con il Barcellona contro il Manchester United a Wembley) l'ultima sua semifinale risale ai tempi del Bayern (per la precisione, in tutte e tre le annate passate in Baviera il suo cammino si è sempre interrotto a un passo dalla finalissima e ogni volta contro una squadra spagnola: nell'ordine Real Madrid nel 2014, Barcellona nel 2015 e Atletico Madrid nel 2016).

Negli ultimi tre anni passati al Manchester City, Pep non è invece mai andato oltre i quarti di finale e questo nonostante un mercato complessivo del valore di oltre 600 milioni: dopo l'eliminazione contro il Monaco agli ottavi alla prima stagione sulla panchina inglese, esattamente come avvenuto l'anno scorso contro il Liverpool il cammino del tecnico catalano si è interrotto ancora alla soglia delle semifinali, questa volta contro il Tottenham. Sarà forse anche vero che, come ha detto negli scorsi giorni lo stesso Guardiola, il City non l'ha ingaggiato "per vincere per forza la Champions" ma di certo la montagna di euro spesi, nella mente della proprietà qatariota, doveva condurre ben oltre i quarti d finale.

"Sono molto orgoglioso - ha però commentato il tecnico a fine partita - per la reazione dello stadio e della nostra tifoseria. Siamo ovviamente tristi, anche e soprattutto per loro, ma andiamo avanti, abbiamo il dovere di farlo. Il calcio è sempre imprevedibile, io continuo ad appoggiare e sostenere il Var - ha concluso Guardiola - ma siamo fuori dalla Champions per un chiaro errore, siamo stati eliminati da un gol di mano perchè quella di Llorente è una rete che si vede in una partita di pallamano".

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