Dopo Liverpool e Aston Villa, Gigio ancora protagonista in terra inglese
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In quasi quattro anni di PSG ha vinto tutto in Francia ma spesso e volentieri è finito nel mirino della critica per qualche errore di troppo. Gigio Donnarumma, però, non si è mai abbattuto, ha continuato a lavorare duramente e con le sue straordinarie parate ha quasi portato i parigini alla finale di Champions League. C'è ancora la sfida di ritorno da giocare, ma se ieri il PSG non ha preso gol contro l'Arsenal è soprattutto per merito suo, dei due straordinari interventi su Martinelli nel primo tempo e Trossard nella ripresa.
Oltremanica, d'altronde, il portiere della Nazionale si trasforma e dà il meglio di sé: ne sanno qualcosa i tifosi inglesi, usciti a testa bassa da Wembley dopo la finale di Euro 2020, ma anche quelli di Liverpool e Aston Villa, le cui ambizioni europee sono state affossate dai miracoli di Gigio. Ad Anfield, Donnarumma ha effettuato due interventi decisivi su Luis Diaz e Szoboszlai nei tempi regolamentari prima di ipnotizzare nella lotteria dei rigori Darwin Nunez e Jones. A fine partita il meritato MVP da parte della Uefa ma anche la risposta piccata agli attacchi per il gol subito all'andata da Elliott. "Vedo tante critiche da alcuni, se si possono chiamare giornalisti. Parlano senza sapere cosa sia il mestiere del portiere - si era sfogato -. All'andata abbiamo subito un tiro in porta e un gol e quindi pensano subito che sia colpa mia. Ma io sorrido, lavoro e cerco di aiutare la squadra". Ancora più straordinario nel ritorno dei quarti di finale a Birmingham, con tre autentici miracoli su Rashford, Tielemans e Asensio, che hanno confermato come tra i pali sia il migliore al mondo.
Ma questa stagione non è stata tutta rosa e fiori. Proprio nella fase a campionato della Champions League contro l'Arsenal, Donnarumma ha toccato il punto più basso, con una doppia papera sui gol di Havertz e Saka. Poi a fine novembre contro il Bayern Monaco è arrivata anche la prima panchina in Champions per scelta tecnica: Luis Enrique gli preferì Matvey Safonov perché più bravo con i piedi, ma il portiere russo non ripagò la fiducia, protagonista in negativo con un’uscita maldestra, sbucciando il pallone, trasformando un semplice corner in assist per Kim. Una sconfitta, con il senno di poi, che ha cambiato in meglio il corso europeo del PSG: Donnarumma è tornato tra i pali, si è lasciato scivolare di dosso le critiche ed è stato l'uomo più importante nella cavalcata dei parigini.
A soli 26 anni Donnarumma è un punto di riferimento nello spogliatoio parigino, come ha dimostrato il gesto di Vitinha: il portoghese, premiato dalla Uefa come MVP contro l'Arsenal, a fine partita ha pubblicato una foto sui suoi account social in cui posava insieme all'ex Milan tenendo in mano il piccolo trofeo e aggiungendo una didascalia più che simbolica: "Il vero MVP". Anche i tifosi sui social lo stanno giustamente incensando, chiara dimostrazione di come nel mondo del calcio è davvero un attimo passare dalle stelle alle stalle e viceversa.
C'è, poi, il nodo rinnovo del contratto in scadenza a giugno 2026: le parti stanno parlando da un po', ma la trattativa è in fase di stallo. Chissà se dopo questi ulteriori miracoli, il PSG non dia un'accelerata alla trattativa. Anche perché perdere un Donnarumma così sarebbe il più clamoroso degli autogol.