SHAKHTAR DONETSK-ATALANTA 0-3

Champions, Shakhtar-Atalanta 0-3: Gasperini agli ottavi e nella storia

A Kharkiv i nerazzurri vincono grazie ai gol di Castagne, Pasalic e Gosens e centrano l'impresa

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Atalanta nella storia. Nell'ultima giornata del gruppo C di Champions la squadra di Gasperini batte 3-0 lo Shakhtar Donetsk e vola agli ottavi di finale centrando l'impresa. Risultato straordinario a Kharkiv per i nerazzurri. Nel primo tempo la Dea fallisce un paio di occasione e Gollini si supera su Junior Moraes, nella ripresa poi Castagne sblocca la gara al 66', Pasalic raddoppia all'80' dopo il rosso a Dodo e Gosens firma il tris al 94'. 

LA PARTITA

Oltre i limiti, le assenze e i pronostici. L'Atalanta vola agli ottavi di Champions ed entra nella storia. L'ennesimo traguardo straordinario di un gruppo e un progetto che non smette più di stupire e alimentare sogni e speranze. In Italia e ora anche in Europa. Nell'Europa dei grandi, per dirla tutta. Roba da top club. Senza Ilicic e Zapata, a Kharkiv Gasperini schiera Pasalic alle spalle di Gomez e Muriel. Nessuna sorpresa invece per gli ucraini, dove l'unica punta è Junior Moraes con Tetè, Kovalenko e Taison in appoggio. Molto coperto, lo Shakhtar parte col freno a mano tirato e per la squadra di Castro l'avvio del match è subito da brividi. Muriel e Pasalic non riescono a trovare la porta dopo un retropassaggio sbagliato, poi il colombiano sfiora il vantaggio dopo un assist di testa di Castagne. A buon ritmo è l'Atalanta a fare la partita, ma col passare dei minuti gli ucraini gestiscono la gara col possesso, guadagnando metri e facendo valere il palleggio in velocità. Da una parte Gomez manca il bersaglio grosso da buona posizione, dall'altra Zwayer annulla invece un gol di Kovalenko con l'aiuto del Var. Botta e risposta col match che si accende a intermittenza soprattutto dalla parte di Teté, sempre pronto ad attaccare Gosens e ad arrivare sul fondo con le sue giocate. Gollini si supera su una zuccata di Junior Moraes, poi un altro colpo di testa di Stepanenko finisce sopra la traversa. Lampi che spaventano la Dea, ma che non rompono l'equilibrio. Chiusa e lenta in fase di impostazione, l'Atalanta fatica sulla trequarti e non riesce a sfondare. Con tanti brasiliani in campo, lo Shakhtar invece manovra con rapidità sugli esterni, costringendo i nerazzurri a tenere basso il baricentro e a impostare la gara sulle ripartenze di Castagne. 

Nella ripresa però scatta qualcosa nella testa degli uomini di Gasp. Ed è subito chiaro che l'atteggiamento è cambiato. La Dea inizia bene, ma non riesce a trovare il varco giusto. Muriel ci prova su punizione, ma Pyatov è attento. Poi Djimsiti non trova la porta di testa e Gomez tenta il numero da posizione impossibile. In pressione e col City in vantaggio sulla Dinamo Zagrabria, i nerazzurri ci credono, prendono fiducia e aumentano i giri. Zwayer grazia Muriel dopo un fallaccio, poi Gasperini leva Masiello e va all-in con Malinovskyi. Mossa che sblocca la gara. Con più qualità sulla trequarti, l'Atalanta manovra bene sugli esterni, crea superiorità e va in vantaggio con Castagne (gol col via libera del Var per una posizione dubbia di Gomez). Rete che spacca la gara e cambia tutto. In vantaggio, i nerazzurri si rimettono subito a posto dietro con l'ingresso di Ibanez e controllano il match. Gli ultimi venti minuti sono un sogno per la banda di Gasperini. Nel finale, infatti, l'espulsione "generosa" di Dodo e il raddoppio di Pasalic allontanano i fantasmi. E il tris di Gosens, dopo una traversa di Ismaily e una parata di Gollini, chiudono i conti con la storia. Dopo aver perso le prime tre gare del girone, l'Atalanta è agli ottavi di Champions. A Bergamo il sogno continua.


LE PAGELLE

Castagne 7,5: è l'uomo più coraggioso e attivo sugli esterni. Spinge e si butta nello spazio dando verticalità alla manovra. Firma il gol del vantaggio
Gomez 7: tanto movimento e buone giocate. Agisce su tutto il fronte offensivo senza dare punti di riferimento. Suo l'assist per Castagne, poi altri spunti da leader
Muriel 6: prova a far valere la sua fisicità, ma esagera su alcune entrate. Zwayer lo grazia. Partecipa all'azione che sblocca la gara
Gosens 7,5: Tetè lo attacca con continuità, costringendolo a restare basso. Poche incursioni e tanto lavoro in copertura nel primo tempo, nella ripresa viene fuori e fa valere il suo cambio di passo firmando anche il tris nel recupero
Pasalic 7: vaga tra le linee cercando la posizione e il guizzo giusto. Lo trova all'80', mettendo la parola fine sulla gara. Furbo e prezioso
Tetè 6,5: tecnico e rapido. Parte largo a destra, costringendo Gosens a guardarsi le spalle. Ha gamba e qualità per seminare il panico e andare sul fondo con facilità. Nella ripresa, Castro lo sostituisce e lo Shakhtar è meno pericoloso
Kryvtsov 5: il più in difficoltà nella linea a quattro dello Shakhtar. Soprattutto quando si tratta di impostare da dietro. Piedi ruvidi
Taison 5,5: quando parte palla al piede ha un altro passo. Dai suoi strappi arrivano le azioni più pericolose degli ucraini. Ma non fa male
 

IL TABELLINO

SHAKHTAR DONETSK-ATALANTA 0-3

Shakhtar Donetsk (4-2-3-1): Pyatov 5,5; Dodo 5, Kryvtsov 5, Matvijenko 5,5, Ismaily 6; Stepanenko 6, Alan Patrick 5,5; Tetè 6,5 (14' st Marlos 5,5), Kovalenko 5 (26' st Solomon 5), Taison 5,5; Junior Moraes 6.
A disp.: Shevchenko, Khocholava, Marcos Antonio, Dentinho, Konoplyanka. All.: Castro 5
Atalanta (3-4-1-2): Gollini 7; Djimsiti 6, Palomino 6,5, Masiello 6,5 (16' st Malinovskyi 6); Castagne 7,5, de Roon 6, Freuler 6, Gosens 7,5; Pasalic 7; Muriel 6 (27' st Ibanez 6), Gomez 7 (45' st Hateboer sv).
A disp.: Sportiello, Arana, Traore, Baroow. All.: Gasperini 7,5
Arbitro: Zwayer (Ger)
Marcatori: 21' st Castagne (A), 35' st Pasalic (A), 49' st Gosens (A)
Ammoniti: Alan Patrick (S); Muriel, Freuler, Hateboer  (A)
Espulsi: 32' st Dodo - condotta antisportiva


LE STATISTICHE

•             In Champions League, l'Atalanta è la prima squadra a passare alla fase a eliminazione diretta dopo aver perso le prime tre gare del gruppo.
•             L’Atalanta è la prima squadra, dal Leicester 2016/17, a qualificarsi alla fase a eliminazione diretta alla prima partecipazione alla Champions League.
•             L’Atalanta è riuscita a tenere la porta inviolata per due match di fila in Champions League, dopo che i nerazzurri avevano subito gol in tutte le quattro sfide precedenti della fase a gironi (12 in totale, tre di media a match).
•             Sette delle otto marcature segnate dall’Atalanta in Champions League portano la firma di giocatori diversi (fa eccezione Pasalic, due reti).
•             Sette degli ultimi otto gol realizzati dall’Atalanta tra Serie A e Champions League sono arrivati nei secondi tempi di gioco.
•             Robin Gosens ha perso parte attiva a cinque reti (tre gol e due assist) nelle ultime nove partite con l’Atalanta in tutte le competizioni: tante partecipazioni quante quelle messe in fila in tutte le precedenti 33 partite all comps (quattro reti, un passaggio vincente).
•             Quinto gol di Pasalic in stagione con l'Atalanta in tutte le competizioni, il secondo in Champions League.
•             Secondo gol stagionale di Castagne con l'Atalanta, dopo quello realizzato in campionato lo scorso settembre contro la Fiorentina.
•             Alejandro Gómez è l'unico giocatore dell'Atalanta ad aver disputato tutte le 21 partite di questa stagione in tutte le competizioni.
 

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