REAL MADRID-MANCHESTER CITY

Champions, Real Madrid-Manchester City 3-3: super gol, rimonte e champagne al Bernabeu, pari tra Ancelotti e Guardiola

Spettacolo nell'andata dei quarti di finale: gol pazzeschi e grandi giocate, ma discorso rinviato al ritorno

di
  • A
  • A
  • A

Real Madrid e Manchester City hanno dato spettacolo nell'andata dei quarti di finale di Champions League: al Bernabeu è finita 3-3 con una serie di giocate e gol spettacoli, sorpassi e controsorpassi. Inglesi in vantaggio già al 2' con una punizione di Bernardo che ha sorpreso Lunin, ma Real capace di reagire immediatamente portando sul 2-1 già al 13' con l'autorete di Dias su tiro di Camavinga e con la ripartenza di Rodrygo. Nella ripresa il City ha firmato la propria rimonta nel giro di cinque minuti tra il 66' e il 71' con due supergol di Foden e Gvardiol, ma dall'altra parte Valverde si è iscritto alla sagra del "gol dell'anno" con un destro al volo all'angolino che ha ristabilito la parità. 

LA PARTITA

E adesso da dove cominciamo? Per raccontare questo Real Madrid-Manchester City a chi non ha avuto la fortuna di guardarlo in diretta servirebbe praticamente un libro e, onestamente, difficilmente si avvicinerebbe realmente allo spettacolo offerto dalle formazioni di Ancelotti e Guardiola nei novanta minuti abbondanti di gioco. Due filosofie diversissime, ma un modo di affrontare la partita moderno e vincente che ha prodotto un 3-3 spettacolare, tanto bello e coinvolgente da non lasciare rimpianti probabilmente nemmeno tra le rispettive tifoserie. E guai a pensare che un pareggio con così tante reti possa essere frutto di altrettanti errori, anzi, del numero di giocate di altissimo livello - e i gol sono lì a dimostrarlo - si è perso il conto già a metà primo tempo. Che fosse una finale anticipata relegata a semplice andata dei quarti di finale di Champions si era detto e ridetto, ma come spesso accade la realtà ha superato l'immaginazione.

La sfida del resto si è accesa dopo pochi secondi, giusto il tempo (40 secondi) per Tchouameni di prendersi l'ammonizione e per Bernardo Silva di sorprendere Lunin per l'immediato vantaggio che ha gelato il Bernabeu. Ma come in ogni buon film che si rispetti, anche se il colpo di scena è subito all'inizio, difficilmente la trama non ne riserva altri e già al 14' il tabellino riportava un risultato completamente opposto, 2-1 per il Real Madrid dopo la conclusione da fuori area di Camavinga deviata da Ruben Dias e la ripartenza a trecento all'ora di Rodrygo su imbucata di Vinicius conclusa con il tocco vincente (e deviato) che ha firmato il sorpasso. Da lì in poi la sfida tra due modi di intendere il calcio diversi, ma vincenti, si è vista in tutta la propria essenza. Da una parte il palleggio nello stretto del City fatto di tecnica e tattica, movimenti e contro movimenti; dall'altra la chiusura organizzata del Real davanti alla propria difesa e con l'aiuto del proprio tridente stellare tanto pronto al sacrificio in fase difensiva quanto ad aggredire lo spazio ad ogni occasione con velocità supersonica, ribaltando lo scenario in tre passaggi.

Un copione, però, stravolto dalla follia del genio e dal talento dei migliori giocatori d'Europa, albo d'oro alla mano. In un momento di stanca del match con il Real Madrid per la prima volta veramente basso ma soprattutto col fiato corto, il Manchester City ha stravolto lo scenario e nel giro di cinque minuti ha trovato con Foden e Gvardiol due gol da fuori area da far invidia all'urlo di Munch per la reazione suscitata; il primo, quello dell'inglese, un sinistro potente e preciso all'incrocio dei pali, il secondo a piede e palo invertito, a sorprendere Lunin con un tiro a giro inaspettato. Finita qui? Real stanco e rimontato? Macché. Giusto il tempo di riorganizzare le idee e un'altra super giocata ha riportato tutto in parità con il destro al volo di Valverde all'angolino che ha controfirmato un 3-3 da applausi a scena aperta, da ogni parte del mondo.

--

LE PAGELLE

Rodrygo 7 - Per un'ora di gioco è l'incubo della difesa, di Guardiola e di tutti i tifosi del City. Quando riparte lancia una freccia in campo aperto e manda in tilt i difensori avversari non abituati a difendere lo spazio alle proprie spalle con questa velocità. Anche fortunato in occasione del gol aiutato da una deviazione, ma dopo un movimento e una ripartenza perfetta.

Vinicius 7,5 - L'assist per Rodrygo è da rifinitore consumato in una serata dove gioca più tra le linee che sull'esterno. Insieme a Rodrygo è l'uomo che indirizza le ripartenze fulminee fino a quando il motore gira a pieno ritmo, dopo si affida alla propria tecnica e infila un altro assist per l'eurogol di Valverde con una giocata intelligente.

Kroos 7 - Un professore di calcio capace di dirigere i campioni del Real nelle due fasi. Giocando quasi sulla linea dei difensori detta i ritmi della pressione e dei raddoppi, poi con il q.i. calcistico di cui è dotato è l'arco con cui vengono lanciate le frecce d'attacco del Real.

Bellingham 5 - Uno dei due assenti di lusso dallo splendido palcoscenico del Bernabeu. Si fa vedere poco in zona d'attacco e ha solo un paio di occasioni sporche per provare a farsi vedere, mancando di lucidità.

Haaland 5 - Idem come sopra, lui è il secondo assente di lusso del match. Francobollato da Rudiger e Tchouameni passa la partita isolato dal resto dei compagni e costretto a tanti movimenti senza palla assorbiti facilmente dai difensori di Ancelotti. Nelle poche occasioni in cui è chiamato a difendere palla con la fisicità fa vedere qualche limite tecnico. La cosa migliore la fa in ripiegamento su Vinicius interrompendo una ripartenza del Real.

Foden 6,5 - In questa stagione vede la porta come un centravanti e anche in una serata tutto sommato difficile è stato capace di pescare dal proprio talento un jolly all'incrocio dei pali da standing ovation per il momentaneo 2-2: siluro all'incrocio dei pali.

Akanji 5 - Serata da mal di testa e insonnia per lo svizzero scelto da Guardiola per la fascia destra in sostituzione dell'infortunato Walker. Rodrygo e Vinicius lo puntano per tutta la partita e dalle sue parti arrivano le occasioni principali del Real.

Grealish 6,5 - Partita da indice Nasdaq per l'inglese che dopo aver iniziato alla grande si è un po' perso nella fase centrale del match, riemergendo poi nella ripresa e conducendo con la propria tecnica il City alla rimonta. Sempre pronto a puntare l'uomo, crea spazio per i compagni.

--

IL TABELLINO

REAL MADRID-MANCHESTER CITY 3-3
Real Madrid (4-3-3):
Lunin; Carvajal, Tchouameni, Rudiger, Mendy; Camavinga, Valverde, Kroos (27' st Modric); Rodrygo (27' st Diaz), Bellingham, Vinicius Jr (41' st Joselu). A disp.: Kepa, Fran, Militao, Nacho, Vazquez, Ceballos, Guler. All.: Ancelotti.
Manchester City (4-3-3): Moreno; Akanji, Stones, Dias, Gvardiol; Rodri, Kovacic, Bernardo; Foden (42' st Alvarez), Haaland, Grealish. A disp.: Ederson, Carson, Doku, De Bruyne, Gomez, Nunes, Bobb, Susoho, Lewis. All.: Guardiola.
Arbitro: Letexier (Francia)
Marcatori: 2' Bernardo (M), 12' aut. Dias (M), 14' Rodrygo (R), 21' st Foden (M), 26' st Gvardiol (M), 33' st Valverde (R)
Ammoniti: Tchouameni, Carvajal (R); Akanji, Bernardo (M)
Espulsi: nessuno
--

LE STATISTICHE DI OPTA

  • Carlo Ancelotti ha collezionato la sua 200a panchina in UEFA Champions League, diventando così il primo allenatore a raggiungere questo traguardo nella competizione.
  • Nelle ultime cinque sfide in Champions League tra Real Madrid e Manchester City si sono visti ben 23 gol, per una media di 4.6 a partita (10 per gli spagnoli, 13 per gli inglesi).
  • Il Real Madrid è andato a segno in tutte le ultime 34 partite casalinghe nella fase ad eliminazione diretta della Champions League (76 gol totali), una striscia di ben 16 gare più lunga rispetto alla seconda (18 per il Manchester United tra il 2007 e il 2018).
  • Questa è solamente la seconda partita nella fase ad eliminazione diretta di Champions League in cui si verificano tre gol nei primi 14 minuti, dopo Manchester City-Tottenham dell’aprile 2019 (2-2 in 11 minuti).
  • Il gol di Bernardo Silva dopo 109 secondi dal fischio d’inizio è il secondo più veloce subito dal Real Madrid al Bernabéu in Champions League, dopo quello segnato da Mario Mandzukic (77 secondi) con la maglia della Juventus ad aprile 2018.
  • Nessuna squadra dei cinque grandi campionati europei vanta più gol su punizione diretta del Manchester City (quattro) in questa stagione tra tutte le competizioni; dall’altra parte, ben quattro degli ultimi cinque che il Real Madrid ha incassato in questa maniera sono arrivati in Champions League.
  • Il Manchester City è la prima squadra capace di segnare tre gol da fuori area in casa del Real Madrid in Champions League da quando Opta raccoglie questo dato (stagione 2003/04).
  • Il Real Madrid ha realizzato 14 gol da contropiede in stagione: un primato sia considerando le squadre dei top-5 campionati in tutte le competizioni, sia nella Champions League attualmente in corso (sei).
  • Addirittura il 75% delle reti di Bernardo Silva in Champions League sono arrivate nella fasi ad eliminazione diretta (12/16), una percentuale più alta di qualsiasi altro giocatore con oltre 15 gol totali nel torneo.
  • Il Real Madrid è la squadra contro la quale Erling Haaland ha giocato più minuti (269) e tentato più tiri (otto) senza ancora riuscire a segnare con la maglia di una squadra dei cinque grandi campionati europei, considerando tutte le competizioni.
  • Da quando è arrivato al Real Madrid (stagione 2019/20), Rodrygo è il calciatore brasiliano ad aver segnato più reti in Champions League: 19 grazie a quella di stasera, che gli ha permesso di superare il compagno di squadra Vinícius Junior (18).

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti