VERSO REAL MADRID-INTER

Champions League, Conte in vista del Real: "Non firmo per il pari, a Madrid per giocarcela"

Il tecnico nerazzurro alla vigilia della super sfida con Zidane: "Sanchez? Ha fatto un solo allenamento, tirate voi le somme..."

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Antonio Conte si prepara alla sfida di Valdebebas contro il Real Madrid, che potrebbe già rivelarsi decisiva per il passaggio del turno in Champions. Il tecnico nerazzurro dovrà ancora fare a meno di Romelu Lukaku, ma ritroverà Alexis Sanchez, anche se difficilmente dal primo minuto: "Ha fatto un solo allenamento, tirate voi le conclusioni...", ha detto. Con il cileno non ancora al 100%, la coppia d'attacco dovrebbe essere Perisic-Lautaro. Dopo il mini turnover di campionato, torneranno titolari anche D'Ambrosio e Bastoni in difesa, così come Brozovic e Vidal a centrocampo. "Non posso firmare per il pari - ha aggiunto Conte - Siamo qui per giocarcela con le nostre armi".

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LE PAROLE DI CONTE

Real-Inter come una finale?

"È una partita del gruppo eliminatorio, non una finale. Sicuramente è una sfida bella e importante sia per noi sia per loro. Siamo due squadre che ambiscono a vincere e ad andare avanti. Sarà una partita dura, contro una squadra attrezzata per vincere, come dimostra la storia. Noi siamo qui per giocarcela con le nostre armi, sperando in un buon risultato finale".

Firmerebbe per il pari?

"Non posso firmare per un risultato prima della partita, però penso che sia importante dimostrare di avere una nostra fisionomia e una nostra idea di gioco. Abbiamo molto rispetto del Real, ma come ho detto vogliamo giocarci le nostre carte e poi vinca il migliore".

Sul ritrovare Zidane da allenatore

"Io avevo sempre pensato ad allenare quando giocavo, Zizou non lo so. Per me è stato incredibile giocare con lui e correre anche per lui. In allenamento si lavorava davvero tanto con Lippi e nonostante il talento enorme lui era sempre il primo. È davvero una grande persona, lui e la sua famiglia che ho conosciuto personalmente".

Su Sanchez

"Non posso dire chi giocherà. Posso dire solo che Alexis è tornato oggi ad allenarsi per la prima volta, quindi vedete un po' voi...".

Sui problemi in zona gol

Bisogna continuare a lavorare in allenamento, creare situazioni, produrre tanti tiri e poi fare meglio in zona gol. Ho parlato di cattiveria, ma non vale solo per gli attaccanti, vale per tutti quanti. L'anno scorso abbiamo segnato tanti gol, 113, e abbiamo iniziato anche questa stagione segnandone tanti. La proporzione tra quello che creiamo e quello che raccogliamo però è sbilanciata. Facciamo tanti gol ma potrebbero essere ancora di più. Ci stiamo allenando portando tutti i giocatori ad essere coinvolti nella fase offensiva".

Sull'importanza della sfida coi Blancos

"In ogni partita bisogna cercare di fare punti. Non sempre riesci a farne tre, per bravura dell'avversario oppure perché capitano partite come quelle contro Shakhtar e Borussia nelle quali meritavi di più e sei uscito con un pareggio. Il Real Madrid è una squadra forte, costruita per vincere questa manifestazione. Ha giocatori che hanno vinto più volte questa coppa, sappiamo di affrontare una squadra che viene da una sconfitta strana con lo Shakhtar e da una rimonta con il Borussia. Ci sarà da soffrire: se saremo bravi a soffrire potremo toglierci delle soddisfazioni. Noi veniamo qui proponendo il nostro gioco, non ci metteremo in un angolo come un pugile che si difende cercando un solo colpo per il k.o.. Affrontiamo la partita senza timore reverenziale nei confronti di nessuno, proponendo le nostre qualità".

Su un possibile futuro al Real

"In questo momento sono veramente molto concentrato sull'Inter, ho iniziato un progetto qui con una proprietà molto forte e sono contento. Stiamo creando qualcosa di importante. In passato, è vero, c'è stata l'opportunità di diventare l'allenatore del Real Madrid, ma non erano forse maturi i tempi. Ho voglia di proseguire il progetto qui all'Inter".

Su quanto è stato vicino al Real in passato

"Ci sono stati un paio di momenti nei quali sono stato molto vicino ad allenare il Real Madrid. La stagione era già iniziata, sarebbe stato difficoltoso subentrare, era già stata fatta una programmazione da parte del club e in maniera molto sincera avevo preferito declinare".

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