CHAMPIONS LEAGUE

Champions League: disastro Shakhtar, il ‘Gladbach ne fa sei. Atletico fermato a Mosc

I teutonici sbancano l'Olimpiskiy con un punteggio tennistico. Tripletta per Plea. Gimenez non basta ai Colchoneros

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Strepitosa vittoria del Borussia Mönchengladbach, che batte per 6-0 lo Shakhtar Donetsk nel Gruppo B di Champions League, quello dell’Inter. Mattatore della serata è Alassane Plea, che firma una tripletta. A tabellino anche un autogol di Bondar e le reti di Bensebaini e Stindl. Nel Gruppo A, mezzo passo falso dell’Atletico Madrid: a Mosca non basta Gimenez (18’) per battere la Lokomotiv, Anton Miranchuk pareggia al 25’ su rigore.
 

GRUPPO B
È un Borussia Mönchengladbach straripante quello che batte con un 6-0 senza appello lo Shakhtar Donetsk all’Olimpiskiy di Kiev. Il dominio dei bianconeri del Basso Reno è clamoroso fin da subito: già all’8’ Plea firma lo 0-1 intervenendo di prima sul cross basso di Lainer, neanche dieci minuti dopo una sfortunata deviazione di Bondar sul tiro di Kramer spiazza Trubin e vale il gol del raddoppio. Quello degli uomini di Marco Rose è un assedio inarrestabile: al 26’ Plea firma il tris con una splendida bordata di destro dai 25 metri, poco prima dell’intervallo arriva anche il 4-0, una rete firmata da Bensebaini dopo una convulsa azione sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Il disastro Shakhtar trova definitivo compimento nella ripresa: al 65’ Trubin rinvia male e avvia l’azione degli avversari, che passa per Plea e viene concretizzata da Stindl. Al 78’ è ancora il franco-maliano a sfruttare al meglio l’assist di Marcus Thuram e siglare la propria tripletta personale (rete prima annullata per presunto fuorigioco e poi assegnata dal Var), che vale il 6-0 finale.

GRUPPO A
L’Atletico Madrid frena davanti a una Lokomotiv Mosca brava a non disunirsi dopo lo svantaggio iniziale e a conquistare un punto nonostante la pressione avversaria, soprattutto nella ripresa. È un colpo di testa di Josè Maria Gimenez a portare in vantaggio i Colchoneros al 18’, ma la partita non si fa affatto in discesa. Solo sette minuti dopo, infatti, Anton Miranchuk (il fratello gemello dell’atalantino Aleksey) va sul dischetto per un rigore assegnato a causa di un fallo di mano di Hector Herrera e non sbaglia davanti a Oblak. La ripresa vede la squadra allenata da Diego Simeone dominare a livello di territorio e possesso palla: non bastano però gli ingressi di Koke, Vitolo, Lemar e Torreira, né le 12 conclusioni complessive contro le 3 degli avversari. Al fischio finale dell’arbitro Bastien l’Atletico deve accontentarsi di un solo punto.

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