Champions: Roma, pari con rimpianto

Grande prova degli uomini di di Francesco, che vanno sotto 0-2, poi sorpassano con Kolarov e Dzeko (doppietta) ma si fanno raggiungere da Hazard

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Spettacolo, gol, errori ed emozioni a Stamford Bridge, dove una bella Roma strappa un prezioso 3-3 contro il Chelsea. I giallorossi fanno la partita, ma vanno sotto 0-2 per i gol di David Luiz (11') e Hazard (37'), favoriti da errori individuali. Kolarov al 40' dà il la alla rimonta e due splendidi gol di Dzeko (64' e 70') firmano il sorpasso. Hazard al 75' tutto solo di testa firma il 3-3 che lascia l'amaro in bocca. Blues a 7 punti, Roma a 5.

"Quanto sei bella Roma quand'è sera" cantava 45 anni fa Antonello Venditti per la prima volta. Mai canzone più azzeccata da pompare a tutto volume negli spogliatoi di Stamford Bridge, dove la Roma torna con un tanti rimpianti ma allo stesso tempo la consapevolezza di potersela giocare alla pari con le big d'Europa. Di Francesco ha stravinto la sfida a distanza con Antonio Conte, dando una lezione di calcio al Chelsea e solo le amnesie difensive gli hannno impedito di tornare nella capitale con tre punti meritati e che avrebbero ipotecato gli ottavi di finale. Sarà stato il pareggio dell'Atletico contro il Qarabag, oppure l'esempio del Napoli (a parte la prima mezzora, ovviamente) martedì sera a Manchester: non si sa, ma quel che è certo è che Nainggolan e compagni sono scesi in campo con il piglio giusto e solo a causa di due gravi errori individuali si sono trovati incredibilmente sotto di 2 gol dopo 37'. Kolarov, grazie anche ai movimenti di Perotti, è stato il dominatore della fascia sinistra, tanto che Zappacosta (curiosità: l'unico italiano tra i 22 in campo dal 1') questa sera se la ricorderà per un pezzo. Giusto che sia stato lui a riaprire il match, prima che Dzeko si guadagni titoli e copertine dei giornali: il gol del pareggio (volée al volo di sinistro) è una magia che si candida a gol più bello della competizione, il colpo di testa che firma l'illusorio sorpasso è da rapace dell'area di rigore. Conte, però, ha sì una panchina corta e non solo per gli infortunati, ma può contare sul talento di uno come Hazard, che firma il provvisorio 2-0 e sigla il 3-3 di testa, non certo la specialità della casa, sull'ennesima distrazione della retroguardia. Per Di Francesco il punto è d'oro, anche se gli errori e gli svarioni sono stati pagati a caro prezzo. Ma alla fine a esultare deve essere tutto il calcio italiano: la prova per un'ora del Napoli ieri e i 90' della Roma stasera dicono che il vento sta cambiando e non c'è solo la solita Juve a tenere alto l'onore del pallone nostrano.

All'annuncio delle formazioni nessuna sorpresa nel Chelsea, che si presenta con il 3-5-2 invece del 3-4-3 visto in Premier contro il Crystal Palace, con David Luiz avanzato a centrocampo. Stupisce, invece, la scelta di Di Francesco che lancia dal 1' Gerson nel tridente con Perotti e Dzeko. Il brasiliano, praticamente un oggetto misterioso, torna titolare dopo 305 giorni di attesa, quasi un anno, dalla bocciatura netta contro la Juventus nella passata stagione. Il bosniaco fa 100 in giallorosso e non ha mai segnato al Chelsea nei 7 precedenti.

Primi minuti di grande personalità per la Roma, che attua un pressing alto e mette in difficoltà il Chelsea costretto a stare molto basso e in chiara difficoltà nell'impostazione da dietro. Si fa preferire come gioco la banda di Di Francesco, che però dietro commette troppe ingenuità. Dopo una splendida azione personale di Perotti (tiro alto di poco), il campanello d'allarme per i giallorossi suona al 9', quando Alisson rimedia a una doppia leggerezza di Juan Jesus e Fazio e salva in uscita di piede. Il brasiliano fatica e da una sua errata respinta David Luiz pesca l'angolino basso con un tiro a giro dove Alisson non può arrivare. La Roma fa possesso palla, la squadra di Conte aspetta e approfitta delle amnesie dietro. I giallorossi hanno il merito di non demoralizzarsi e continuano a macinare gioco. Intorno alla mezzora la più grande occasione per il pari con Nainggolan che calcia sul primo palo a tu per tu con Courtois, ma il portiere belga si salva con il piede. Più errore del Ninja che bravura del connazionale. Poi Dzeko pesca Perotti, ma l'ennesima conclusione dell'argentino non è all'altezza: debole e centrale. Tra occasioni e possesso palla, però, arriva anche il solito errore, quando Bruno Peres controlla male un passaggio di Gonalons e il Chelsea riparte in contropiede con Hazard che serve Morata: il tiro dello spagnolo è deviato da Fazio proprio sui piedi del belga che fa secco Alisson. Al 37' siamo 2-0, risultato davvero bugiardo. Ci pensa, però, Kolarov ha fare un minimo di giustizia: il terzino serbo passa in mezzo a Zappacosta e Azpilicueta e con una botta di sinistro deviata da Christensen fa secco Courtois. Le statistiche del primo tempo dicono 61% palla Roma e 4 tiri nello specchio contro 3, ma sono i Blues a rientrare negli spogliatoi con il sorriso stampato in faccia.

Il canovaccio del match non cambia, tanto che Conte, dopo quasi un'ora in balia della Roma, passa al dal 3-5-2 al 3-4-3. L'inserimento di Pedro ha un suo senso nell'ottica di arginare lo straripante Kolarov, mentre resta un mistero che a uscire dal campo sia David Luiz (molto più che perplesso) invece che l'acerbo Christensen, con conseguente ritorno al suo ruolo del brasiliano. Una mossa che costerà davvero cara, visto che il 21enne danese terrà poi in gioco Dzeko nell'azione dello splendido 2-2 e se lo perderà qualche minuto dopo nel colpo di testa che ribalterà. Per sua fortuna anche i colleghi della Roma (Juan Jesus su tutti) sono in serata no e al piccolo Hazard (173 cm d'altezza) non sembra vero di poter segnare tutto solo di testa a centro area. E' il 3-3 che premia oltre i propri meriti un Chelsea con poche gambe e idee. Non a caso è ancora Dzeko a sfiorare la personale tripletta, quando a 10' dalla fine anticipa l'ex compagno Rudiger ma non inquadra la porta. Il pareggio dell'Atletico a Baku rende meno amaro il risultato per Di Francesco, che torna da Londra con una consapevolezza: questa Roma può ambire agli ottavi di finale.

Hazard 7,5 - Senza di lui il Chelsea sarebbe affondato. Chiaro perché il Real lo cerchi da un paio d'anni.
Zappacosta 5 - Unico italiano in campo dall'inizio viene travolto da Kolarov ed è troppo timido.
Christensen 4,5 - Quando Dzeko si sveglia per il ragazzino danese sono guai. Serata da incubo.

Dzeko 8 - Non aveva mai segnato al Chelsea e mette a referto una doppietta che a Stamford Bridge si ricorderanno per un pezzo. Strepitoso.
Kolarov 7,5 - Assoluto padrone della fascia sinistra, commette solo una leggerezza nel finale. Devastante.
Juan Jesus 5 - Il suo avvio di partita è da incubo e c'è il suo zampino nel gol di David Luiz. Deve una cena a Dzeko.

CHELSEA-ROMA 3-3
Chelsea (3-5-2): Courtois 6,5, Azpilicueta 5,5, Christensen 4,5, Cahill 6; Zappacosta 5 (32' st Rudiger 6), Bakayoko 5,5, David Luiz 6,5 (12' st Pedro 6), Fabregas 5, Alonso 5,5; Hazard 7,5 (35' st Willian sv), Morata 6. A disp.: Caballero, Scott, Kenedy, Batshuayi. All.: Conte 5,5
Roma (4-3-3): Alisson 6; Bruno Peres 5, Fazio 5,5, Juan Jesus 5, Kolarov 7,5; Nainggolan 6, Gonalons 5,5, Strootman 6,5 (38' st Florenzi sv); Gerson 6 (28' st Pellegrini 6), Dzeko 8, Perotti 7 (43' st El Shaarawy sv). A disp.: Skorupski, H. Moreno, De Rossi, Under. All.: Di Francesco 7
Arbitro: Skomina (Slo)
Marcatori: 11' David Luiz (C), 37' Hazard (C), 40' Kolarov (R), 19' st Dzeko (R), 25' st Dzeko (R), 30' st Hazard (C)
Ammoniti: Bakayoko (C)

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