MILAN

Champions, Calabria: "L'Euroderby? Unico, non vedo l'ora di viverlo"

Il capitano rossonero in vista della sfida contro l'Inter: "Leao impossibile da fermare, Theo è uno dei migliori al mondo nel ruolo. Attenzione a Lautaro, quest'anno per loro è decisivo"

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Un derby in una semifinale di Champions e la fascia di capitano come timbro di milanista doc. Davide Calabria si prepara alla doppia sfida contro l'Inter e lo fa con quell'entusiasmo misto a tensione che accompagna le partite più difficili. Il terzino rossonero ha parlato a 360° in un'intervista allo spagnolo As, passando da Maldini a Theo Hernandez, Leao e Brahim e, ovviamente, i rivali dell'Inter. "La Champions - dice - è la competizione più importante, ma dobbiamo considerarla come un punto di partenza e consolidarci, disputando questa competizione ogni anno. Ogni derby porta una pressione enorme e giocarlo in Europa è un’occasione unica. È qualcosa che andrà oltre il calcio, ma quello che amo è che c’è rivalità e, allo stesso tempo, enorme rispetto tra le due entità. Non vedo l’ora di viverlo“ .

Viverlo, ovviamente, con la fascia al braccio: "Essere il capitano di uno dei migliori club del mondo, essendo cresciuto in una famiglia come il Milan, è qualcosa di troppo grande. Il sogno della mia vita. Maldini? Da piccolo non avevo neanche il coraggio di avvicinarmi. Ora abbiamo un rapporto sincero: sai che se hai bisogno di qualcosa, lui c'è".

Non a caso con il ritorno di Maldini è anche cresciuta la società e sono arrivati i risultati: “Abbiamo vissuto delle difficoltà, ma gli alti e bassi mi hanno fatto crescere, in un’entità come il Milan le responsabilità pesano di più. Adesso la società è sana, sono arrivati ​​giocatori importanti e, con loro, i risultati. Continueremo a crescere”.

Tra i giocatori importanti ci sono certamente Leao e Theo Hernandez: "Rafa ha un cambio naturale che è impossibile fermare. Se se ne va, puoi solo sperare che sbagli. Ha un enorme potenziale. Theo? Un altro bravo ragazzo, con il quale ho un saluto prima di ogni partita: non siamo superstiziosi, ma è già diventata routine (ride). Ha una potenza di corsa quasi unica: è uno dei migliori terzini al mondo e penso che non abbia ancora realizzato il suo potenziale".

Dopo Leao e Theo, quest'anno è stato Brahim Diaz a compiere l'atteso salto di qualità: "Il suo talento si è visto appena è arrivato - spiega -, sa collegare il gioco tra le linee e ci aiuta molto. Abbiamo un ottimo rapporto, dentro e fuori dal campo”.

Infine gli avversari: "L'Inter è una squadra di qualità, una grande squadra. Quest’anno il suo punto di riferimento è Lautaro: sta facendo una stagione incredibile e, in più, ha vinto il Mondiale. Dimarco? Ci sfidiamo da quando eravamo piccoli. Sarà una bella sfida: due italiani, un milanista e un interista, a tu per tu".

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