Violenza sessuale: 9 anni a Robinho

Il Tribunale di Milano ha condannato l'attaccante brasiliano per i fatti del 2013

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L'ex attaccante del Milan, Robson de Souza Santos alias Robinho, è stato condannato dalla nona sezione del tribunale di Milano a nove anni di carcere per violenza sessuale di gruppo ai danni di una ragazza albanese, all'epoca dei fatti 22enne, avvenuta in una discoteca milanese nel 2013. Secondo le indagini, il brasiliano che in quel periodo giocava in rossonero e oggi è all'Atletico Mineiro, consumò la violenza con altre cinque persone.

Sulla vicenda ha indagato il pm milanese Stefano Ammendola che, a un anno e mezzo dai fatti, chiese l'arresto per l'ex giocatore del Milan. La giovane protagonista suo malgrado della vicenda, 22enne all'epoca dei fatti, conobbe l'attaccante in un ristorante di Milano attirandone l'attenzione. Una volta riaccompagnata a casa la consorte, Robinho tornò con gli amici per un incontro in un locale milanese con la situazione che degenerò fino alla violenza sessuale gruppo. Consumata da Robinho, secondo la nona sezione del Tribunale di Milano presieduta da Mariolina Panasiti che lo ha condannato a nove anni di carcere.
Con la stessa accusa Robinho fu arrestato nel 2009 ai tempi del Manchester City. Rilasciato su cauzione prima di essere prosciolto.

Robinho, 33 anni, vanta una lunga carriera cominciata nel 2002 nel Santos. Ha giocato 3 stagioni al Real Madrid, 2 al Manchester City prima di approdare al Milan nel 2010 dove è rimasto quattro stagioni vincendo lo scudetto nel 2011. Poi il ritorno al Santos, una stagione in Cina e dall'estate 2016 ancora in Brasile all'Atletico Mineiro. Ha giocato ben 100 partite con la maglia della Nazionale, l'ultima lo scorso gennaio.

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