L'ex presidente dei Blancos spiega il motivo del mancato ritorno in panchina dello Special One
Soltanto nove mesi dopo il clamoroso addio di quest'estate, Zinedine Zidane è tornato a sedersi sulla panchina del Real Madrid. Una svolta che ha sorpreso molti tifosi e addetti ai lavori, tanto che non se l'aspettava nemmeno l'ex presidente dei Blancos, Ramon Calderon, che in un'intervista col programma tv 'Ídolos' ha svelato un gustoso retroscena: ”La prima opzione per la panchina era Mourinho perché è l’unico allenatore che il presidente rispetta. Florentino vede l’allenatore portoghese come uno scudo, come l’unico che dice ciò che nessuno osa dire, che incolpa gli arbitri, la stampa, chiunque sia, dice tutto ciò che di solito non si dice“.
Tutti motivi che avevano portato Clderon a dichiarare con certezza che lo Special One sarbbe tornato alla Casa Blanca, ma alla fine così non è stato: “I giocatori hanno bloccato l’operazione - ha svelato l'ex prsidente - e lo hanno fatto anche quando il Real voleva ingaggiare Antonio Conte, un allenatore col polso duro. Quando è stato proposto Conte, i giocatori hanno fatto notare al presidente che questo tipo di allenatori non è necessario“.
Il ritorno a Madrid di Zidane è comunque "la soluzione migliore" per Calderon, secondo cui "la differenza tra i due tecnici è evidente... Zidane ha portato il Real ad uno dei migliori livelli di sempre, mentre Mourinho non era all'altezza del club, ma naturalmente aveva un presidente che lo proteggeva".