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Premier League: lo United stende il City nel derby, Lemina inguaia il Liverpool

All'Etihad, i Red Devils vincono 2-0 grazie a Bruno Fernandes (rigore) e Shaw: Guardiola ko dopo 21 vittorie di fila. L'ex Juventus decisivo nell'1-0 del Fulham ad Anfield

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Nella ventisettesima giornata di Premier League, lo United si aggiudica il derby di Manchester battendo 2-0 il City di Guardiola, che cade dopo 21 vittorie di fila in tutte le competizioni: all'Etihad, decidono il rigore di Bruno Fernandes (2') e il gol di Shaw (50'). Ennesima sconfitta interna, invece, per il Liverpool: ad Anfield, il Fulham vince 1-0 grazie alla rete dell'ex Juventus Lemina al 45'. Senza reti West Bromwich-Newcastle.

afp

MANCHESTER CITY-MANCHESTER UNITED 0-2
Lo United si aggiudica un derby a dir poco epocale. Non tanto per il futuro della Premier, dove nonostante il successo i Red Devils inseguono a 11 punti, ma perché il 2-0 dell'Etihad pone fine ad una lunghissima serie di vittorie del City, che si ferma dopo 21 successi consecutivi e 28 risultati utili di fila. La supersfida si sblocca dopo appena due minuti: Gabriel Jesus stende Martial in area e Bruno Fernandes, dal dischetto, batte Ederson, che intercetta ma non riesce ad evitare il vantaggio degli ospiti. Al 4', Cancelo perde palla in area, ma Shaw colpisce troppo centralmente e fallisce l'occasione per il raddoppio. La formazione di Guardiola si vede per la prima volta al 9' con una conclusione di Gundogan facilmente bloccata da Henderson, mentre al 24' il portiere dei Red Devils respinge il sinistro dal limite di Zinchenko. L'ultima occasione arriva poco prima dell'intervallo, con il tiro di Mahrez di poco a lato. Ad inizio ripresa, il City sfiora subito il pareggio con Rodri, che conclude un'ottima azione sull'asse Mahrez-Gabriel Jesus colpendo l'incrocio dei pali. La formazione di Solskjaer, però, è tremendamente cinica, e al 50' raddoppia: gran discesa sulla sinistra di Shaw, che poi scambia con Rashford e con il mancino indirizza il pallone sul secondo palo battendo un immobile Ederson. Il 2-0 non accontenta gli ospiti, con Martial che si divora il tris al 68' tutto solo davanti al portiere di casa. I Citizens, invece, provano a riaprire la partita con il sinistro in area di Foden, che però colpisce malamente da pochi metri. Finisce così 2-0 per lo United, che sale a quota 54 e conserva il secondo posto, riducendo a 11 le lunghezze di distacco dal primo posto occupato ancora stabilmente da Guardiola. Un successo meritato e mai messo davvero in pericolo: il Milan, prossimo avversario in Europa League, è avvisato. Il City, invece, torna a riassaporare il gusto amaro della sconfitta, evento che non si verificava dal ko del 21 novembre scorso in casa del Tottenham (2-0 per Mourinho), e resta anche a secco di gol: l'ultima volta era stata proprio nel derby d'andata. La sensazione, però, è che si tratti soltanto di un incidente di percorso in una cavalcata ancora difficilissima da mettere in discussione.

TOTTENHAM-CRYSTAL PALACE 4-1
Continua la risalita del Tottenham, che grazie al 4-1 in casa contro il Crystal Palace trova la terza vittoria di fila e si avvicina alla zona Champions. La prima occasione per gli Spurs arriva dopo sei minuti, con il colpo di testa di Son su cross di Bale bloccato da Guaita. Al 25', ecco il vantaggio per gli uomini di Mourinho: Lucas recupera palla e lancia Kane, che regala a Bale il più facile dei gol. Nel recupero del primo tempo, le Eagles trovano il pareggio: cross dalla sinistra di Milivojevic e colpo di testa vincente di Benteke. Ad inizio ripresa, però, arriva subito il secondo vantaggio del Tottenham, e ancora sull'asse Kane-Bale, con il gallese che di testa realizza la doppietta che vale il 2-1 per i londinesi. Al 52', il bomber degli Spurs si mette in proprio e con un destro all'incrocio dei pali segna il 3-1 che stende gli uomini di Hodgson, che riescono solo a rispondere con un palo colpito al 69' da Zaha. Al 76', ecco il poker: lo firma ancora Kane con un colpo di testa su assist di Son, servito da un gran lancio di Lamela. Finisce 4-1: il Tottenham sale a 45 punti, supera il Liverpool e si porta, a parità di partite, a -2 dal quarto posto del Chelsea, in attesa della sfida tra i Blues e l'Everton di Ancelotti. Il Crystal Palace, invece, resta a quota 34.

LIVERPOOL-FULHAM 0-1
Altro ko per il Liverpool, per una stagione che ha preso ormai una piega grottesca, Champions League esclusa. Ad Anfield contro il Fulham le difficoltà dei Reds si confermano nuovamente, anche se in avvio è Salah mancare il pallone a porta sguarnita a termine di un’azione convulsa. La squadra di Klopp continua però nell’affanno generale e proprio allo scadere del primo tempo la situazione si incupisce ancora una volta: il talento egiziano è infatti troppo molle e al limite dell’area si fa soffiare palla da Lemina, che trova un bellissimo rasoterra a incrociare a battere Alisson. Il Liverpool a questo punto non vuole però certo darsi per vinto e sùbito in avvio di ripresa Areola deve dare sfogo a un colpo di reni per evitare il gol di Jota. I Reds cercano di far valere la propria qualità nonostante l’emergenza e a metà tempo un colpo di testa di Mané a campanile colpisce il palo all’altezza dell’incrocio. Gli uomini di Klopp spingono e spingono, ma il fortino bianconero finisce per infliggere la sesta sconfitta consecutiva del Liverpool ad Anfield: fino a una settimana fa il record storico del club era di quattro. Il Fulham aggancia invece il Brighton: in trasferta i ragazzi di Parker non perdono dallo scorso 5 dicembre

WEST BROMWICH ALBION-NEWCASTLE UNITED 0-0
È l’ottava partita consecutiva che The Hawthorns non vede vincere il suo West Bromwich Albion e con questi presupposti la permanenza in Premier League è sempre più un miraggio. Finisce in parità anche contro il Newcastle, con l’ultimo successo interno della squadra di Allardyce che risale ormai al 28 novembre scorso, l’unico in casa di questo campionato. In avvio sono gli ospiti a giocare con un piglio migliore, ma l’unica grossa occasione del primo tempo è un pericoloso colpo di testa di Diagne diretto all’angolino, che Dubravka riesce però a deviare in angolo. La ripresa si apre invece con Phillips che spara alto dall’altezza del dischetto, poi Willock prova timidamente a impegnare Johnstone. Il Wba sembra voler fare qualcosa di più puntando soprattutto sul centravanti senegalese, mentre i bianconeri si fanno vedere in avanti di tanto in tanto. Non è abbastanza per nessuno e il Newcastle si deve accontentare della quarta partita di fila senza vittoria.

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