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Premier League: uragano ManCity sul Watford, il Leicester batte il Tottenham in rimonta

La squadra di Guardiola dilaga 8-0, con 5 reti nei primi 18 minuti. Ricardo Pereira e Maddison rendono inutile il gol di Kane, Kean titolare nel ko dell'Everton

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Il Manchester City riparte in Premier League dopo lo stop di Norwich e sommerge 8-0 il Watford. Avvio da incubo per gli ospiti, al 18’ hanno già segnato David Silva, Aguero su rigore, Mahrez, Bernardo Silva e Otamendi. Nella ripresa ci sono altri due gol di Bernardo Silva e quello di De Bruyne. Il Leicester batte 2-1 in rimonta il Tottenham: prima Kane, poi Ricardo Pereira e Morrison. Kean titolare, ma l’Everton perde 2-0 con lo Sheffield United.

MANCHESTER CITY-WATFORD 8-0
Nessuno nella storia della Premier League aveva mai segnato 5 gol nei primi 18 minuti di una partita. Ci pensa il Manchester City di Guardiola a scrivere questo nuovo record, a farne le spese un Watford tramortito da subito in casa dei Citizens. Pronti via infatti e già al 1’ David Silva porta avanti il City con il tocco in allungo sull’assist del solito De Bruyne. Al 7’ Aguero raddoppia su rigore, Mahrez al 12’ con una punizione deviata fa 3-0, Aguero poi diventa uomo assist per le reti di Bernardo Silva al 15’ e Otamendi al 18’. Watford sotto 5-0 e gara che di fatto smette di avere qualunque tipo di senso legato al punteggio. Il City però non è squadra che si ferma in queste occasioni, Aguero e Bernardo Silva rischiano di arrotondare ulteriormente il punteggio prima dell’intervallo, il Watford si vede solo con un paio di guizzi dell’ex Milan Deulofeu. Nella ripresa la notizia è la tripletta con pallone portato a casa da parte di Bernardo Silva, con il portoghese ancora in gol al 50’ con un tocco ravvicinato e al 60’ di nuovo da due passi su un altro pallone delizioso di De Bruyne. Il belga all’85’ si mette in proprio con un destro poderoso che finisce sotto la traversa. Guardiola sale a quota 13 punti, a meno 2 dal Liverpool di Klopp impegnato domenica nella super sfida contro il Chelsea di Lampard.

LEICESTER-TOTTENHAM 2-1
Mauricio Pochettino con 250 panchine in Premier League diventa l'allenatore non europeo con più presenze nel campionato inglese, ma ha poco da festeggiare: il suo Tottenham sta infatti vivendo uno dei momenti più neri della sua gestione, con la cima della classifica sempre più lontana e una pericolosa propensione a farsi rimontare l'iniziale vantaggio. Ed è esattamente questo ciò che avviene anche al King Power Stadium. La partita è molto intensa, come dimostrato subito dal Leicester: dopo un'ottima occasione firmata Maddison, arriva infatti un gol per le Foxes, che solo il Var annulla. L'azione è rocambolesca: Gazzaniga (in porta al posto di Lloris, diventato proprio oggi papà) pasticcia su un tiro senza pretese, si accende una mischia con Ndidi che di potenza ha la meglio su Sissoko e Alderweireld e scarica in rete. Ma c'è fuorigioco e il gol non viene convalidato. Il Leicester continua a giocare meglio, ma in vantaggio si porta il Tottenham con una vera e propria prodezza targata Harry Kane: al 29' Son lo serve di tacco e lo spietato ex (al gol numero 14 contro la squadra per cui giocò e deluse nel 2013) sbuca tra Soyuncu, Evans e Ricardo Pereira, viene sbilanciato ma colpisce da terra beffando Schmeichel in uscita. Il Leicester non si arrende e Gazzaniga si deve opporre alle conclusioni di Ayoze Perez nel primo tempo e Vardy nella ripresa. Pochi secondi dopo quest'ultimo intervento, però, il Tottenham sfiora il raddoppio con Son in contropiede, quindi insiste: al 65' proprio il coreano viene chiuso da Evans, Kane piomba sul rimpallo e serve dalla parte opposta Aurier. Il destro del terzino vale il raddoppio, ma dopo diversi minuti di consulto Var anche questo gol viene annullato. E il Leicester non solo si risveglia, ma in un quarto d'ora ribalta tutto: al 69' Maddison recupera palla, Vardy la riceve a sinistra e la serve al centro per Ricardo Pereira, bravo a battere Gazzaniga sfruttando anche una deviazione di Rose. Ma non è finita: all'85', infatti, Choudhury (in campo da 30 secondi) serve Maddison che da fuori area non lascia scampo a Gazzaniga: non segnava da aprile, e decide la partita. Dimostrando che per il Tottenham il momento è davvero complesso.

EVERTON-SHEFFIELD UNITED 0-2
C’è Moise Kean dal primo minuto a guidare l’attacco dell’Everton che ospita in casa la neopromossa Sheffield United, il pomeriggio però non è di quelli da ricordare per l’attaccante italiano. I Toffies infatti vanno sotto al 40’ quando l’ex Barcellona Mina infila di testa nella propria porta sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Richarlison va vicino al pari prima dell’intervallo con un colpo di testa, nella ripresa però lo Sheffield raddoppia al 79’ con Mousset che non deve fare altro che battere per la seconda volta Pickford.

BURNLEY-NORWICH 2-0
Dopo il successo contro il City, il Norwich perde 2-0 in casa del Burnley. Protagonista della sfida è Chris Wood che con una doppietta in 4 minuti indirizza la sfida in favore dei padroni di casa. Al 10’ segna con la specialità della casa, il colpo di testa, su angolo di Westwood, al 14’ invece spedisce sotto la traversa sull’assist di McNeil. Norwich pericoloso con il palo esterno colpito da Leitner, con il numero 10 ospite che ci prova ancora nel finale, ma senza fortuna.

NEWCASTLE-BRIGHTON 0-0
Non è più la squadra che, in alcune partite, ha giocato un buon calcio l'anno scorso. Il Newcastle, con Steve Bruce al posto di Rafa Benitez, ha perso qualcosa nella qualità di manovra offensiva. Il St. James's Park subisssa di fischi i Magpies all'uscita dell'intervallo, concluso addirittura con il 24% di possesso palla, e fa altrettanto al triplice fischio: se il Brighton avesse avuto più cattiveria sotto porta, avrebbe vinto con due o tre gol di scarto.

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