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Premier: il City stende l'Everton con Gabriel Jesus, Guardiola batte Ancelotti

Il Leicester vince e consolida il secondo posto. Cade il Tottenham di Mourinho

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Prima sconfitta alla guida dell'Everton per Carlo Ancelotti, che all'Etihad Stadium perde 2-1 contro il Manchester City di Guardiola e Gabriel Jesus: decisivo il brasiliano, autore delle due reti partita al 51' e 58'. Il Leicester vince in trasferta e consolida il secondo posto in Premier League: piegato il Newcastle (3-0). A Brighton il Chelsea raccoglie solo un punto: finisce 1-1. Peggio va al Tottenham di Mourinho, sconfitto 1-0 dal Southampton.

Manchester City-Everton 2-1

Ci mettono oltre un tempo i ragazzi di Pep Guardiola a sbrogliare la matassa Everton, costringendo Carlo Ancelotti ad assaporare l'amaro calice della sconfitta dopo un cammino fin qui immacolato (dal suo arrivo i Toffees avevano raccolto due vittorie, contro Burnley e Newcastle). E anche all'Etihad Stadium l'inizio è favorevole per i blu di Liverpool, che subito impegnano Bravo sull'asse Sigurdsson-Coleman. Il City però non sta a guardare e al 13' si vede annullare il vantaggio di Foden solo dal Var, che ravvisa un fuorigioco di Mahrez. Proprio l'ex Leicester si rivela uno degli uomini più pericolosi del match, almeno nel primo tempo: due volte Pickford gli nega la rete del passaggio, in un'altra circostanza libera invece un destro di prima che si spegne di poco a lato. Altra occasione importante capita sul destro di Gabriel Jesus, che dalla distanza alza un po' troppo la mira. Proprio il brasiliano diventerà però protagonista assoluto nella ripresa, regalando agli Sky Blues i due gol decisivi per riportarsi a -11 dal Liverpool capolista e a un solo punto dal Leicester sempre secondo alle spalle dei Reds. Il numero 9 nei padroni di casa sblocca il punteggio al 51' ricevendo un gran pallone in area da Gundogan e infilandolo nell'angolino dove Pickford non può proprio arrivare. Sempre lui si ripete già al 58', dopo che Calvert-Lewin aveva sfiorato di testa il pareggio: il gol partita arriva con un gran sinistro su assist di Mahrez. La rete si rivelerà assolutamente decisiva, dato che al 71' Richarlison dimezza il divario sfruttando un errore in disimpegno di Bravo con pallone recuperato con grande caparbietà da Kean. E l'ex juventino ha anche la possibilità di centrare l'incredibile pareggio, ma la sua conclusione in acrobazia al 76' finisce sul fondo di un soffio. Dopo la grande paura, però, il City si riporta all'attacco e potrebbe triplicare: Gabriel Jesus colpisce un gran palo e successivamente esalta i riflessi di Pickford che gli respinge un tiro destinato all'angolino. Finale con il cuore in gola per l'Etihad (che a tempo scaduto fa sparire il pallone dal campo per una trentina di secondi), ma alla fine i padroni di casa vincono e Ancelotti cade per la prima volta da tecnico dell'Everton proprio nel primo giorno del 2020.

Norwich City-Crystal Palace 1-1

L'impressione è che questo pareggio d'inizio anno renda scontenti un po' tutti a Carrow Road: il Norwich, che per quasi tutta la partita sogna un successo che potrebbe in qualche modo risollevare una situazione di classifica che rimane quasi compromessa, ma anche il Crystal Palace che non raccoglie l'intera posta in palio e rischia di vedersi sfuggire da sotto il naso il treno per l'Europa. I Canaries rimangono infatti ultimi in Premier League, a quota 14 punti: chiaro che essere a 16, con l'Aston Villa quart'ultimo a 21, avrebbe dato tutt'altro respiro in vista dei prossimi impegni stagionali. Non si può dire che i padroni di casa non si diano da fare: già al 4' Cantwell risolve una mischia in area e porta in vantaggio il Norwich segnando un gol di importanza capitale. Pukki da una parte e Zaha dall'altra sono minacce costanti, ma è Jordan Ayew a costruirsi l'occasione più limpida per il pareggio con un colpo di testa che non inganna Krul. Buendia potrebbe invece raddoppiare, ma arriva il miracolo di Guaita. Quindi il tiro di prima intenzione di Milivojevic viene salvato sulla linea poco prima di entrare in rete. Nella ripresa è ancora Buendia a impegnare Guaita, che ancora una volta vola a dirgli di no (stavolta su calcio di punizione). Il Norwich continua a sprecare palle incredibili, come quella di Vrancic al 63' a pochi passi dalla porta o quella di McLean al 76' che centra la traversa. Le speranze dei gialli della East Anglia vengono quindi stroncate all'85', quando Wickham sfrutta l'assist di Zaha e pareggia (nonostante il Var inizialmente annulli). Il Palace sale a 28 punti, a -3 dal Manchester United quinto e -2 da Tottenham e Wolverhampton sesti. Ma questo Capodanno non soddisfa davvero nessuno in quel di Norwich.

West Ham-Bournemouth 4-0

Il West Ham tira fuori la testa dalle paludi della zona retrocessione e inguaia invece il Bournemouth, che ne prende il posto nella terzultima piazza della classifica della Premier League. All'Olympic Stadium di fatto non c'è partita, dato che i londinesi attaccano con caparbietà sin dai primissimi minuti e dopo aver richiesto invano un rigore si portano in vantaggio al 17', quando Noble si inventa una botta dalla distanza che batte il portiere avversario Ramsdale dopo una decisiva deviazione. Non c'è reazione delle Cherries, tanto che al 25' Haller trova subito il raddoppio sfruttando nel migliore dei modi l'assist di Fredericks. Gli Hammers continuano a martellare e al 35' triplicano dal dischetto, quando Noble trasforma un rigore concesso per trattenuta di Harry Wilson in area. La ripresa prosegue sulla stessa falsariga del primo tempo: in vantaggio di tre gol continua ad attaccare il West Ham, mentre il Bournemouth sembra arreso a portare a casa una sconfitta bruciante per il risultato e gli effetti in classifica quanto per la prestazione. Il poker viene quindi sfiorato da Cresswell e il solito Noble, quindi a centrarlo è l'ex laziale Felipe Anderson al 66' al termine di un'azione personale la cui regolarità è confermata dal Var. Finalmente il Bournemouth mostra quantomeno segnali di vita e colpisce un palo con Solanke, quindi Ramsdale evita la cinquina opponendosi al colpo di testa da distanza ravvicinatissima di Lanzini.

Newcastle-Leicester 0-3
Ottimo inizio d’anno per il Leicester di Rodgers, che consolida la propria seconda posizione in classifica. Ospiti subito molto determinati a fare la partita. Il portiere Dubravka è bravo a salvare il colpo di testa di Evans sugli sviluppi di un calcio d’angolo e, dopo un batti e ribatti. il Newcastle riesce a liberare. Sul fronte opposto Muto lavora bene un pallone e vince un contrato con Tielemans; Hayden prova il tiro dalla distanza che viene però bloccato facilmente da Schmeichel. Dubravka risulta decisivo in almeno altre due circostanze ravvicinate: prima ferma la corsa di Chilwell in uscita, poi sventa un altro pericolo respingendo una conclusione insidiosa di Tielemans. I padroni di casa si divorano una grande occasione al 25’: assist di Shelvey per Joelinton, che scatta in posizione regolare ma spara altissimo tutto solo davanti al portiere. Il Leicester reclama un rigore (contatto tra Willems e Maddison) ma né l’arbitro Atkinson né il Var lo concedono. I ragazzi di Rodgers sbloccano comunque il risultato al 36’: pallone completamente sbagliato da Fuchs per un suo compagno di squadra, Perez è bravo a crederci e intercetta la sfera, prima di superare il suo diretto avversario con una giocata e infilare l’estremo difensore del Newcastle nell’angolino basso. I campioni d’Inghilterra del 2016 sono micidiali, con un uno-due fulmineo che vale il raddoppio al 39’: sinistro strepitoso di Maddison dal limite che termina sotto l’incrocio dei pali alla sinistra di Dubravka. 0-2. Il tris che chiuderebbe già i conti a metà gara non arriva per un soffio, perché il tentativo di Ihenacho viene bloccato da un attentissimo portiere slovacco. Nella ripresa Dubravka salva due volte consecutive su Perez e Iheanacho. Il Newcastle tenta almeno di riaprire i giochi con un bel cross che trova un liberissimo Gray, che però sbaglia la conclusione da pochi passi. Lo 0-3 definitivo arriva all’87’ col subentrato Choudhury, abile a scagliare un tiro che sbatte sulla parte inferiore della traversa per poi infilarsi in rete.

Southampton-Tottenham 1-0
Ancora molte difficoltà in trasferta per Mourinho, il cui esordio del 2020 non è proprio quello che s’immaginava. Il primo guizzo è dei padroni di casa, con un colpo di testa di Cédric Soares che, servito da un bel cross dalla sinistra, schiaccia proprio davanti alla porta di Gazzaniga; il pallone termina sul fondo. Redmond con un’azione personale si inserisce dalla sinistra e, da distanza ravvicinata, scalda i guantoni di Gazzaniga; quest’ultimo non trattiene ma sopraggiunge Alderweireld, che manda in corner prima che Armstrong possa deviare in rete. La squadra allenata da Hasenhüttl si porta così meritatamente in vantaggio al 17’: Ings scatta sul filo del fuorigioco, servito da un bel lancio in profondità, Alderweireld lo insegue ma l’attaccante dei Saints con una finta elude la marcatura e con un sinistro potente trafigge Gazzaniga. Gli Spurs soffrono ancora sulla discesa sulla destra di Armstrong e il successivo suggerimento rasoterra per il ben piazzato Redmond; questa volta Alderweireld interviene bene, deviando in angolo. Rischia però tantissimo il Southampton alla fine del primo tempo: Kane conclude di prima intenzione, McCarthy respinge corto proprio a pochi metri da Alli che si avventa sul pallone. Il portiere del Southampton si allunga e riesce a deviare la sfera travolgendo però anche l’avversario: per l’arbitro non ci sono gli estremi per concedere il rigore. La formazione di Mourinho non è molto fortunata nel secondo tempo: al 73’ viene giustamente annullato un gol per fuorigioco a Kane che aveva deviato in rete un tiro di Eriksen, ma l’attaccante accusa subito dopo un problema muscolare per essersi allungato al momento della rete non convalidata e viene sostituito da Lamela. Nel finale c’è una doppia occasione per il Tottenham, con Lucas Moura che trova sulla seconda conclusione in porta una sospetta deviazione di braccio di un avversario; l’arbitro non concede però il rigore. Gli Spurs falliscono il sorpasso sul Manchester United.

Watford-Wolverhampton 2-1
Fallisce una buona occasione per portarsi al quinto posto anche il Wolverhampton, che incappa nella seconda sconfitta consecutiva. Gara piacevole a Vicarage Road. Gli ospiti sfiorano il vantaggio con Doherty (grande parata di Foster) e Jimenez, un po’ impreciso in area avversaria, ma è il Watford a portarsi avanti alla mezz’ora del primo tempo: assist preciso di Sarr per Deulofeu, che con un bel destro a giro rasoterra batte imparabilmente Patricio. A inizio secondo tempo (al 49’) i padroni di casa trovano la rete del raddoppio: il protagonista è ancora l’ex milanista, questa volta in veste di assistman per l’accorrente Doucoure che, da appena destro l’area avversaria, scaglia una sassata che s’infila sotto l’incrocio dei pali alla sinistra del portiere portoghese. I Wolves sembrano ormai piegati, ma riescono in ogni casa a trovare la forza di dimezzare le distanze al 60’ con un tiro di Pedro Neto che, deviato, beffa l’incolpevole Foster. Le speranze di rimonta crescono al 72’ per il rosso diretto a Kabasele dopo che l’arbitro si era consultato con il Var. Nel finale Foster nega però il 2-2 a Doherty con una prodezza sul colpo di testa del difensore irlandese, eroe della rimonta contro il Manchester City di pochi giorni fa. Successo preziosissimo per il Watford in chiave salvezza.

Brighton-Chelsea 1-1
Il Chelsea di Frank Lampard inizia l’anno con un pareggio esterno contro il Brighton, i Blues non confermano il loro momento positivo dopo la vittoria nel derby contro l’Arsenal. La prima occasione del match è per i padroni di casa, Maupay serve Alzate che tira dal limite dell’area ma la palla viene deviata in corner. Al decimo minuto il vantaggio degli ospiti: mischia nell’area del Brighton sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Mooy salva sulla linea ma sulla ribattuta arriva Azpilicueta che firma il gol del vantaggio. Al 21’ brutto scontro aereo tra Burn e James, ha la peggio il terzino del Brighton che è costretto a uscire per un guaio alla clavicola, al suo posto entra Bernardo. Sette minuti dopo il Chelsea ha l’occasione per raddoppiare, Abraham ruba palla a Propper e si invola verso l’area. L’attaccante dei Blues potrebbe servire Willian ma preferisce la conclusione e calcia addosso a Webster. Al 43’ occasione per i padroni di casa, bel contropiede che si conclude con il mancino di Trossard. Tiro troppo centrale, bravo Kepa nella respinta, il pallone finisce sui piedi di Montoya che calcia altissimo. Nei minuti di recupero Pulisic si esibisce in un dribbling e conclude di sinistro, la sfera però finisce sul fondo. Si conclude un primo tempo gestito dalla formazione di Lampard, il Brighton è riuscito ad alzare la pressione soltanto nell’ultimo quarto d’ora. Nella ripresa subito un cambio per Potter che tenta di cambiare l’inerzia della sfida: entra Connolly per Bissouma. Al 54’ tiro rasoterra di Pulisic, bravo Ryan a bloccare la conclusione dell’esterno dei Blues. Quattro minuti dopo ci prova anche Kanté, anche questa volta Ryan non ha problemi nella parata. All’84’ arriva l’incredibile pareggio del Brighton con la spettacolare rovesciata di Jahanbakhsh che infiamma l’Amex Stadium. Nei minuti seguenti gli uomini di Potter si sbilanciano troppo e rischiano di subire in contropiede, Hudson-Odoi però conclude fuori di un soffio. All’89’ testati ancora i riflessi di Kepa costretto a una grande parata sulla conclusione di Maupay.

Burnley-Aston Villa 1-2
Il Burnley di Sean Dyche ospita un Aston Villa privo dell’infortunato McGinn e alla ricerca disperata di tre punti in classifica che possano dare ossigeno in classifica per allontanarsi dalla zona retrocessione. Iniziano forte gli ospiti, al 12’ Jack Grealish stacca bene in area e insacca di testa infilando il portiere avversario, interviene però il Var che annulla il gol del capitano dell’Aston Villa. Al 27’ Wesley non colpisce alla perfezione il pallone ma Pope non riesce a trattenere la sfera regalando così il vantaggio agli ospiti. Il raddoppio arriva al 41’, Grealish riceve il passaggio preciso di Douglas Luiz e batte il portiere con una conclusione potente e precisa che si infila sotto l’incrocio dei pali. Gli ospiti dominano la prima frazione senza che i padroni di casa siano mai riusciti a impensierire il portiere del Villa Heaton. All’80 i padroni di casa dimezzano lo svantaggio grazie al colpo di testa di Chris Wood sul cross di Westwood. Tre minuti prima proprio Wood aveva avuto un’occasione per segnare, sempre di testa, ma non era riuscito a inquadrare lo specchio della porta. Nel finale ancora pericolosi per gli uomini di Dean Smith Kodjia e soprattutto Douglas Luiz con un tiro indirizzato sotto la traversa e parato da Nyland (entrato al posto dell’infortunato Heaton), ma il risultato non cambia fino al fischio finale. L’Aston Villa trova tre punti preziosi, il Burnley inizia il 2020 con una sconfitta casalinga e dovrà cercare di raccogliere punti nelle prossime sfide per rimanere sopra la zona retrocessione.

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