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Premier, Everton e Tottenham si annullano: pari amaro per Ancelotti e Mou

Il 2-2 del ‘Goodison Park’, caratterizzato dalle doppiette di Sigurdsson e Kane, non serve né ai Toffees né agli Spurs: la zona Champions si fa sempre più lontana per entrambe

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Inizia con il 2-2 fra Everton e Tottenham il 32° turno di Premier League. Nella sfida fra due vecchie volpi della panchina ben note al calcio italiano, Carlo Ancelotti e José Mourinho, Kane porta in vantaggio gli Spurs al 27’, ma i Toffees rimontano con l’ex Sigurdsson, in rete su rigore al 31’ e su assist di Coleman al 62’. Ancora Kane, su svarione della difesa, trova il pari definitivo, un risultato però inutile ad entrambe in chiave Champions.

Il gioco corale di Carlo Ancelotti e la concretezza di José Mourinho si annullano nel venerdì sera del ‘Goodison Park’, e nessuno dei due allenatori può dirsi soddisfatto per il risultato finale, soprattutto alla luce di una zona Champions che rischia di allontanarsi irrimediabilmente. Entrambe le squadre, reduci da un risultato deludente (l’Everton da un pareggio a Brighton, il Tottenham dal ko contro lo United), provano a scrollarsi di dosso i timori della vigilia e la prima squadra a colpire è quella in trasferta, al 27’: Ndombelé crossa dalla sinistra, Michael Keane e Holgate pasticciano in difesa e Harry Kane non sbaglia davanti a Pickford, concludendo con il mancino per l’1-0. Paradossalmente, però, la rete sveglia gli uomini di Carlo Ancelotti, che pareggiano nel giro di quattro minuti: ingenuo fallo di Alderweireld su James Rodriguez in area, l’arbitro Oliver assegna il rigore che Gylfi Sigurdsson realizza spiazzando Lloris.

Dopo il pari l’Everton continua a insistere: l’assalto produce un gol annullato al 60’, per fuorigioco, a Richarlison, ma due minuti dopo non c’è bandierina che tenga nell’azione che porta ancora Sigurdsson al gol, stavolta su assist dell’appena entrato Coleman. Per l’islandese è una doppietta significativa, anche perché realizzata contro la sua ex squadra. L’illusione di portare a casa i tre punti, però, dura solo sette minuti: altro disastro difensivo fra Keane e Holgate, e come nel primo tempo Harry Kane ne approfitta, battendo Pickford per il 2-2. Negli ultimi venti minuti il risultato non si schioda dal pari, ma al di là del punteggio finale va registrato il ko subìto da Kane proprio a ridosso del triplice fischio, un problema alla caviglia che lo costringe a lasciare il campo zoppicante. Oltre all’amarezza per il pari, che colpisce in egual modo gli allenatori delle due squadre, c’è l’inevitabile preoccupazione in più per il tecnico portoghese, che non può far altro che sperare che quello legato a Kane sia solo un falso allarme.
 

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