Due hanno detto che a fine stagione lasceranno il loro club, l'altro se ne va per scelta della società. Klopp e Xavi vogliono cambiare aria nonostante il primo sia diventato una leggenda dei Reds, dopo 8 anni di permanenza al Liverpool, e il secondo sia una bandiera del Barcellona grazie al suo passato da leader blaugrana. Hanno deciso che è venuto il loro tempo e non c'è verso che cambino idea. Tuchel, invece, paga il fatto che il Bayern Monaco, per la prima volta in più di un decennio, non sia riuscito a conquistare il titolo nazionale (pur essendo in semifinale di Champions) e, soprattutto, abbia uno spogliatoio che lo sopporta a fatica.
Chi arriva al loro posto? Il Liverpool, dopo un vano tentativo con Xabi Alonso, si è buttato su Amorim, l'artefice del momento d'oro dello Sporting Lisbona degli ultimi anni. Poi l'infatuazione si è raffreddata e il portoghese sembra vicino all'accordo con il West Ham. I Reds, allora, si sono convinti che Slot, l'allenatore del Feyenoord, sia la scelta giusta. Ha vinto in Olanda la Coppa nazionale e l’Eredivisie della passata stagione ma, soprattutto, ha uno stile di gioco offensivo e Pep Guardiola come punto di riferimento. Varie fonti, tra cui "The Athletic", lo considerano il vero candidato per il dopo Klopp.
Al Barcellona c'è da fare di necessità virtù. I soldi scarseggiano e si punta sull'usato sicuro, vedi alla voce allenatore cresciuto in casa, che costa poco e che ha introiettato tutti i crismi del calcio che, da Rinus Michels, passando per Cruyff e Guardiola, sono le basi per essere ammessi sulla panchina catalana. Ecco perché il grande candidato per il post Xavi, che la società e i tifosi si terrebbero comunque volentieri, è Rafa Marquez, ex giocatore di casa e attuale guida tecnica del Barça B (stesso percorso di Pep e Luis Enrique, per esempio).
Il Bayern Monaco, dopo aver provato invano con il rivale numero uno di quest'anno, Xabi Alonso, e aver tentato un clamoroso salto nel passato, ricontattando Nagelsmann e Flick, si è orientato su un altro tipo di usato sicuro, l'artefice del miracolo Red Bull e dell'impresa di aver minato le basi tattiche del calcio tedesco: Ralf Rangnick. Dopo essere uscito dai radar del grande calcio, ed essere rimasto con il cerino in mano al Milan nel 2020, è tornato alla ribalta per il modo in cui ha guidato l'Austria da c.t. Potrebbe essere anche una soluzione ponte per poi riprovarci con Xabi Alonso tra un anno. L'ipotesi è più che concreta anche se Peter Schöttel, il direttore sportivo della nazionale austriaca, ha dichiarato: "Ralf Rangnick ha un rapporto contrattuale valido. L'ÖFB non ha ricevuto alcuna richiesta per liberarlo".
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