Mou rompe il silenzio dopo l'addio

Comunicato dello Special One: "Ho profondo rispetto e non parlerò dei miei ex colleghi"

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Il giorno dopo l'addio al Manchester United, José Mourinho rompe il silenzio. "Sono stato immensamente orgoglioso di indossare il distintivo del Manchester United sin dal primo giorno in cui sono arrivato, e credo che tutti i tifosi dello United lo riconoscano - ha detto in un comunicato - Nutro il più profondo rispetto e non parlo dei miei ex colleghi. Buon  Natale". Prima a Sky Sports News: "E' finita. Ho un futuro anche senza lo United".

Qualche ora dopo essere stato intercettato per le vie di Londra dai colleghi di Sky Sports News, José Mourinho ha emesso un comunicato stampa. "Sono stato immensamente orgoglioso di indossare il distintivo del Manchester United sin dal primo giorno in cui sono arrivato, e credo che tutti i tifosi dello United lo riconoscano. Proprio come nel caso dei miei precedenti club, ho lavorato con persone meravigliose e credo che alcuni saranno miei amici per la vita.

So che siete tutti a conoscenza dei miei principi professionali: ogni volta che un capitolo viene chiuso, mostro il mio più profondo rispetto e non faccio commenti sui miei ex colleghi.

Spero che i media rispettino anche la mia volontà e mi permettano di vivere la mia vita normale fino al momento in cui deciderò di tornare al calcio. Buon Natale."

Dopo l'esonero da parte del Manchester United, José Mourinho è tornato a Londra dove vive la sua famiglia. Intercettato per le strade londinesi da 'Sky Sports News', lo Special One ha glissato sulla domanda dove allenerà in futuro. "Mi conosci. Lasciami camminare. Non ho niente da dire - ha risposto il portoghese -. Mi conosci, se vuoi camminare con me allora andiamo a Battersea. Non ho niente da dire".

Poi incalzato dal giornalista. "E' finita. Il Manchester United ha un futuro senza di me e io ho un futuro senza lo United. Non sono cambiato, non parlo di quanto è successo nel club. Perché ora dovrei condividere, anche con i tifosi, i miei sentimenti? È finita. È sempre stato così. Sono stato critico nei confronti dei manager che parlavano di dettagli su ciò che era successo e di chi era la colpa. Io non sono tra questi".

Alla fine chiede rispetto della sua privacy: "Fino a quando non tornerò ad allenare penso di avere il diritto di vivere la mia vita come sto facendo adesso. Questo è quello che voglio fare. Il Manchester United è il passato".

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