SPAGNA

Liga: Simeone sorride con Morata, l'Atletico risponde al Real Madrid  

I Colchoneros battono 1-0 il Getafe con un gol dell'attaccante, che poi sbaglia un rigore. Parte bene anche il Siviglia: 2-0 all'Espanyol

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Esordio in Liga con vittoria per l'Atletico Madrid, che batte 1-0 il Getafe grazie a un colpo di testa dopo 23' di Alvaro Morata. In una gara spigolosa (un rosso per parte), la punta di Simeone sbaglia al 56' un rigore provocato da una cavalcata del neoacquisto Joao Felix. I Colchoneros raggiungono in classifica il Real Madrid. Nel gruppo di testa anche il Siviglia, che batte 2-0 in trasferta l'Espanyol: reti di Reguilon e Nolito. 

ATLETICO MADRID-GETAFE 1-0

Al Wanda Metropolitano si scontrano subito la terza e la quinta dell'ultima Liga. Soprattutto, si affrontano due filosofie di calcio molto simili: il Getafe di Bordalas è la versione “povera” del Cholismo, e non stupisce che già all'esordio ci siano due cartellini rossi. Fa molto effetto vedere l'Atletico Madrid senza Diego Godin e Antoine Griezmann, ma i Colchoneros non vedono l'ora di mostrare al mondo i nuovi arrivati nell'argenteria di casa: Kieran Trippier, Joao Felix e Renan Lodi. Per due di questi tre sarà una grande serata. L'inglese, piede destro educatissimo, offre corsa e tecnica sulla fascia. Dopo un avvio equilibrato, il nuovo terzino di Simeone sfodera subito il prezzo pregiato della casa: cross al bacio, Morata ringrazia e segna di testa il primo gol stagionale al 23'. Poi, spazio all'agonismo: al 38' Jorge Molina viene espulso su suggerimento del Var per un intervento con il piede a martello su Thomas; stessa sorte, quattro minuti più tardi, per Renan Lodi, che rifila una manata a Suarez (provvedimento forse esagerato).

Si va al riposo sull'1-0 per i padroni di casa. Risultato che potrebbe diventare più ampio, se Morata non fallisse al 56' un calcio di rigore. Sarebbe riduttivo parlare di un penalty conquistato da Joao Felix, perché il portoghese si porta a spasso tre avversari, manda fuori tempo Gonzalez, che lo atterra in area. Il Wanda esplode, al punto che l'errore dal dischetto dell'ex juventino (bravo Soria in allungo sulla destra) fa meno male del solito. Come se fosse più importante la speranza di non aver perduto poi molto. Perché è andato via Griezmann, ma lo sostituisce un potenziale fenomeno: il portoghese è già il nuovo idolo del Wanda, e all'improvviso il ricordo del “Petit Diable” diventa più sfumato che mai. Joao Felix viene salutato dagli applausi all'uscita dal campo e fa spazio a Marcos Llorente, arrivato in estate dal Real Madrid. Nel finale, la più ghiotta occasione per il Getafe: Angel converge e scaglia un sinistro violento che prende in pieno la traversa, a Oblak battuto. Prima del triplice fischio, un'occasione anche per l'Atletico, ma Vitolo sciupa il raddoppio in contropiede.

 

ESPANYOL-SIVIGLIA 0-2

Il Siviglia di Lopetegui ha un sesto posto da dimenticare, quello in cui ha concluso la passata deludente stagione, e per metterselo subito alle spalle trova la medicina migliore: la vittoria. Ottenuta oltretutto su un campo mai banale, come il Cornellà-El Prat di Barcellona. A perdere sono i padroni di casa dell'Espanyol, che pure danno filo da torcere agli andalusi per tutto il match, ultimi cinque minuti a parte. Dopo una prima occasione di Reguilon prendono infatti campo i padroni di casa, che sfiorano il vantaggio con Facundo Ferreyra e soprattutto il cinese Wu Lei: alto il suo colpo di testa da buona posizione, sugli sviluppi di un corner. Man mano che la partita prosegue cresce però il Siviglia, in parallelo alla maggiore confidenza che trovano sulle corsie laterali i vari Jesus Navas e Reguilon. Proprio quest'ultimo sblocca la partita al 44' dopo un'azione che sarebbe riduttivo definire rocambolesca: percussione sulla destra del Siviglia, colpo di testa di de Jong su cui si oppone l'ex milanista Diego Lopez, nuova deviazione di de Jong che colpisce casualmente la traversa e poi tap-in decisivo di Reguilon. Un gol quasi folle che scatena la rabbia dell'Espanyol, una rabbia che si tramuta in vera e propria furia al 56', quando Diego Carlos sembra intervenire di braccio su un pallone in area, ma il Var nega il calcio di rigore. A questo punto l'Espanyol abbandona definitivamente il match dal punto di vista mentale ed è Nolito ad avere due volte l'occasione per il raddoppio, senza riuscire a sfruttarle. Ce la fa alla terza, sgusciando in mezzo a quattro uomini dopo una rimessa laterale e firmando il bis del ritrovato Siviglia. E le big di Spagna possono ritenersi avvisate: i rojiblancos sono tornati.

ALAVES-LEVANTE 1-0

Partenza con il piede giusto per l'Alaves, che inaugura il proprio campionato strappando una vittoria non banale al Levante, che pure aveva per lunghi tratti dominato i baschi sia dal punto di vista del gioco che da quelle delle conclusioni in porta. Nei primi dieci minuti è un tiro al bersaglio dei valenciani, quindi ci pensa una vecchia conoscenza del calcio nostrano come Rodrigo Ely a sbloccare l'Alaves, con un primo tiro in porta che costringe Aitor Fernandez a una grande parata. Crescono d'intensità i padroni di casa, ma la più grande occasione del primo tempo è targata Levante: Pacheco dice di no a Bardhi dopo uno splendido assolo del Granote. Nei primi dieci minuti della ripresa l'Alaves si gioca il tutto per tutto e riesce a passare: al 54' l'ex Barcellona Aleix Vidal incorna su calcio d'angolo, Aitor Fernandez devia sulla traversa, ma nulla può sul colpo di testa a rimorchio di Joselu. Il Levante non ci sta e si riversa rabbiosamente all'attacco. Ma a nulla serve: la vittoria e i primi tre punti dell'anno vanno all'Alaves.

BETIS-VALLADOLID 1-2

Colpo a sorpresa del Valladolid di Ronaldo, che vince a Siviglia contro il Betis. I biancoverdi rimangono in 10 già dopo otto minuti per l'espulsione del portiere Robles, che stende Ramirez appena fuori dall'area di rigore. Le reti arrivano nella ripresa: vantaggio ospite al 63' con un sinistro da 20 metri di Guardiola, pareggia cinque minuti più tardi Loren, lasciato colpevolmente solo in area. A un minuto dalla fine Oscar Plano si inventa la girata della vittoria, ammutolendo il Villamarin.

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