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Liga: Suarez trascina l’Atletico, il Barcellona ne fa 6 e continua la rincorsa

I Colchoneros soffrono ma superano 1-0 l’Alaves grazie al bomber uruguagio, il Barcellona umilia la Real Sociedad con un netto 6-1 e resta in scia

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Nella 28a della Liga l’Atletico Madrid batte 1-0 l’Alaves, grazie al gol di Suarez e a un rigore parato da Oblak nel finale, e resta a +4 sul Barcellona, che supera 6-1 la Real Sociedad: doppiette di Dest e Messi, reti di Griezmann e Dembelé per i blaugrana, inutile il gol di Barrenetxea per i baschi. Nelle altre partite vincono 2-1 sia il Villarreal contro il Cadice sia il Valencia contro il Granada. Pareggio per 1-1 tra Getafe ed Elche.

REAL SOCIEDAD-BARCELLONA 1-6
Dopo le quattro reti segnate contro l’Huesca nella gara di sei giorni fa, il Barcellona ne mette a segno altre sei nella sfida a dir poco a senso unico in casa della Real Sociedad. È al limite dell’ingannevole la prima mezz’ora di gioco, in cui i baschi sembrano tener testa con efficacia alla squadra di Ronald Koeman: il Barça, infatti, guadagna campo minuto dopo minuto e al 37’ si porta in vantaggio, al termine di un’azione avvolgente che vede Dembelé tirare addosso a Remiro, con Griezmann che però è bravissimo a ribadire in rete. Sbloccata la partita, il Barcellona gioca in scioltezza e raddoppia al 43’ con Sergiño Dest, imbeccato da un grandissimo assist di Leo Messi. Nella ripresa i blaugrana alzano ulteriormente il ritmo e segnano altri due gol a distanza ravvicinata, fra il 53’ e il 56’: prima è ancora Dest ad esultare, grazie a una carambola fortunosa su cross basso di Jordi Alba, poi è Messi a mettersi in proprio e a superare Remiro con un tocco delicato sul lancio di Sergio Busquets. Nel finale Dembelé si iscrive all’elenco dei marcatori al 71’, al termine di una brillante azione personale, prima della rete della bandiera firmata al 77' da Barrenetxea, che con un gran destro dal limite non lascia scampo a ter Stegen. Ma non è finita qui perché ancora Messi, all’89’, si inventa un vero e proprio colpo di biliardo che fissa il punteggio sul 6-1 finale, che permette ai blaugrana di raggiungere quota 62: i blaugrana restano così a -4 dall’Atletico, e tornano al secondo posto davanti al Real Madrid, che di punti ne ha 60.

ATLETICO MADRID-DEPORTIVO ALAVES 1-0
Quando è sofferta vale il doppio, quando sei la capolista allora vale anche il triplo. L’Atlético Madrid suda, ma trionfa al Wanda Metropolitano e fa un altro passo in fuga dalle inseguitrici. La gara si apre sùbito con un giallo, perché poco prima del quarto d’ora Mendez sembra toccare il pallone con la mano in area, ma l’arbitro non assegna il rigore nemmeno dopo il controllo al monitor. Gli ospiti provano a sorprendere la capolista con un tiro di Joselu, ma la miglior chance della prima frazione è opera del solito Suarez, che sfiora il palo dopo una giocata di estrema qualità al limite dell’area. L’atteggiamento dei Colchoneros non sembra sufficiente e nella ripresa la musica cambia, con un bel traversone di Trippier dopo pochi giri d’orologio che incrocia proprio il Pistolero, infallibile di testa in situazioni simili. L’Atlético prova a chiudere il match con Llorente, ma trova un super Pacheco sulla strada a deviare sulla traversa. Poi però a 4’ dal termine il Var segnala all’arbitro un gomito largo e alto di Savic e il direttore indica il dischetto: Oblak si candida però a sindaco di Madrid volando sulla trasformazione di Joselu e difendendo il preziosissimo 1-0 anche dall’assalto finale.

VILLARREAL-CADICE 2-1
Quarta vittoria consecutiva tra campionato e ottavi di finale di Europa League per il Villarreal, che solo vincendo riesce a non perdere il treno europeo, appunto. All’ex Madrigal bastano addirittura 80 secondi per la prima svolta, quando il pallone vola in calcio d’angolo sul dito di Parejo: tutti fermi, alla Var si nota che la deviazione è dovuta al braccio largo di Jonsson e l’arbitro assegna il rigore. È così ormai il 5’ di gioco quando Moreno trasforma per il vantaggio madrileno, che rimane intatto fino al quarto d’ora di pausa e oltre. Il risultato varia infatti al 22’ della ripresa sulla scia di un lancio pazzesco da metà campo di Foyth: il pallone arriva preciso allo stesso Moreno, che lo inoltra all’ex Milan Bacca per un tap-in facile facile. Questa volta però il Cadice reagisce con efficacia e infatti un paio di giri d’orologio più tardi una respinta corta di Asenjo viene ribattuta in rete da Alex Fernandez, dimezzando il distacco sul tabellone. Questa rete non basta però agli ospiti, che al triplice fischio tornano comunque in Andalusia a mani vuote.

VALENCIA-GRANADA 2-1
Se in campo si affrontano due formazioni che in campionato hanno esattamente lo stesso ritmo, il trend non può che continuare. Sia il Valencia che il Granada da un mese a questa parte vincono in casa e perdono in trasferta, così al Mestalla è il turno dei padroni di casa per esultare. E accade già dopo poco più di tre minuti, quando Gayà serve un delizioso cross dei suoi dalla sinistra e Wass anticipa di esterno il suo marcatore sbloccando il risultato. Gli ospiti sembrano pagare un po’ le vincenti fatiche di Europa League e scricchiolano fino al 21’ del secondo tempo, quando Guedes difende metaforicamente con le unghie e fisicamente con i muscoli una ripartenza, serve Blanco con un filtrante e vede il compagno incrociare per il raddoppio. Il Granada accorcia tardi le distanze, al 90’ con Soldado, e ormai è a sette punti di ritardo dal settimo posto.

GETAFE-ELCHE 1-1
Entrambe avevano vinto tre giornate fa, entrambe continuano a non accaparrarsi i tre punti. Con la piccola differenza che all’Elche muovere la classifica serve ben di più rispetto agli avversari, visto il caldo delle fiamme della zona retrocessione. All’Alfonso Perez sono infatti gli ospiti a portarsi avanti al 20’, quando sugli sviluppi di corner la difesa madrilena si muove male, tiene in gioco Verdù e non marca nemmeno Milla che riceve il pallone dal suo compagno e lo tocca in rete da qualche passo. A pochi minuti dal termine l’arbitro assegna poi un rigore ai padroni di casa per un contatto in area, ma il Var lo richiama e il direttore di gara torna sui suoi passi dopo il check al monitor. Il Getafe deve quindi aspettare il quarto d’ora della ripresa per pareggiare i conti, perché Kubo trova un bel passaggio rasoterra dalla destra per Unal, che in area fa valere il fisico e insacca. La seconda review di giornata arriva infine a una decina di giri d’orologio dal termine, questa volta per evidenziare il tocco di mano di Verdù: dal dischetto Angel Rodriguez vede però il suo tiro salvato alla grande da Badia, che omologa così l’1-1

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