Liga, il Barcellona vola a +11

I Colchoneros resistono fino all'85' in 10, poi si arrendono: blaugrana a +11. Il Real batte 2-1 l'Eibar: Zidane a -2 da Simeone

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Il Barcellona si mette in tasca la Liga, battendo 2-0 l'Atletico Madrid con le reti di Suarez all'85' e di Messi due minuti più tardi. Adesso il vantaggio sui Colchoneros è di +11, con sette gare da giocare. Blaugrana molto più pericolosi degli ospiti, in dieci per l'espulsione di Diego Costa dopo 28'. Simeone adesso deve guardarsi alle spalle: il Real Madrid batte 2-1 l'Eibar grazie a una doppietta di Benzema e si porta a -2.

BARCELLONA-ATLETICO MADRID 2-0
Ora o mai più per i Colchoneros. O la vittoria o la certezza (se non aritmetica, almeno logica) di veder sfumare la Liga. La super sfida del Camp Nou tra Barcellona e Atletico Madrid è decisiva per il campionato. Il match, già difficile per la banda Simeone, viene reso impossibile dall'espulsione per proteste di Diego Costa dopo 28 minuti. Già in precedenza l'Atletico aveva sofferto le iniziative dei blaugrana, vicini al vantaggio con un palo di Jordi Alba (su apertura con il compasso magistrale di Leo Messi) e un'occasione per Coutinho, ben liberato da un tacco di Suarez. Dopo il rosso, il quinto per l'Atletico nelle ultime sei al Camp Nou, Simeone motiva la truppa e sceglie di inserire Correa per Arias: in qualsiasi altra occasione, il Cholo avrebbe optato per un match in trincea. Ma appunto, l'Atletico deve vincere, anche in dieci. Senza pensare alla prossima gara contro il Celta Vigo, quando Simeone dovrà inventarsi una squadra intera, viste le squalifiche di Diego Costa, Godin, Gimenez e Thomas. Poco importa, il futuro è adesso. E si chiama Barcellona, che nel primo tempo si accontenta di gestire lo 0-0, senza affondare più di tanto. In tribuna Ole Solskjaer prende appunti. D'altronde mercoledì all'Old Trafford di Manchester sarà serata di gala con i quarti di Champions League, e occorre arrivare preparati. La filosofia cholista del tutto per tutto si conferma anche nella ripresa: dentro anche Morata al posto di Filipe Luis. Koke fa il terzino. L'ex attaccante di Juventus e Chelsea non incide, ma almeno la sua presenza alza il baricentro dei Colchoneros, che avanzano al punto da accettare il duello rusticano tra Messi e Oblak. Nella ripresa, infatti, la Pulce sale in cattedra e gioca al tiro al bersaglio con la porta dell'Atletico. Lo sloveno dimostra ancora una volta perché è tra i migliori interpreti del ruolo e respinge gli assalti, superandosi più di una volta. Valverde inserisce Malcom per Arthur. Con il 4-2-4 il Barcellona schiaccia l'Atletico, che fa massa al centro e accetta il male minore, il tiro da lontano. Il problema è che con i blaugrana non c'è un male minore: all'85' Suarez scaglia un destro a giro da fuori area che batte Oblak. È il gol, in 20esimo in campionato per il Pistolero, che sigilla la Liga. La mette in cassaforte, e la chiave la ha Messi, che due minuti più tardi raddoppia con un colpo da biliardo e si lascia andare a un'esultanza liberatoria. Il Barcellona vola a +11 sull'Atletico, che a questo punto deve guardarsi dal Real, adesso a -2.

REAL MADRID-EIBAR 2-1

Zidane continua nel suo casting in vista dell'anno prossimo, tenendo in panchina Kroos e Casemiro. A centrocampo spazio, dunque, al trio Modric-Valverde-Isco. In attacco fiducia rinnovata a Bale, ma quest'ultimo, sempre più un corpo estraneo nello spogliatoio, è di nuovo bersagliato dai fischi del Bernabeu. Eppure è proprio dell'ex Tottenham l'unico tiro del Madrid nel primo tempo. L'impressione è che i tifosi lo bersaglino al primo errore: sarà difficile che il matrimonio prosegui in estate. L'Eibar fa la sua partita e sfrutta gli errori di un Real che va al piccolo trotto. E al 39' passa. Odriozola viene preso in mezzo da un gioco a tre sulla destra, Modric è pigro nella copertura, Reguilon (sostituto dello squalificato Marcelo) fa peggio e si perde il taglio di Cardona, che su assist di Escalante mette a sedere Navas e lo fredda con un tocco morbido. Tanti, troppi errori in appoggio nel Real Madrid, che sembra aver smarrito la via del gioco. È anche per questo che Zidane si affida alle individualità: per la manovra c'è tutta un'estate di lavoro, aspettando rinforzi. Gli attaccanti che già ci sono, Bale a parte, rispondono presente all'appello di Zizou. E nella ripresa si apre il Karim Benzema show. Il francese e Asensio confezionano al 59' il gol del pareggio, trovato con una grande incornata del numero 9. Benzema, a cui era stata annullata un'altra rete quattro minuti prima (su papera da “Mai dire gol” della difesa ospite), trova il 16esimo gol in Liga. Per fare 17 è questione di tempo. Precisamente, 22 minuti. È infatti l'81' quando Kroos (subentrato a Bale, fischiatissimo anche all'uscita) lo imbecca in area. Il colpo di testa si insacca all'angolino. Dmitrovic non può niente neanche questa volta. Per il capitano (in assenza di Ramos) è il 26esimo centro in stagione. Potrebbe fare 27 in tre occasioni, ma nella prima Dmitrovic è bravo a chiudergli lo specchio, nella seconda spara alto a porta vuota, e nella terza è il palo a dirgli di no. Zidane si gode lo show e applaude: se c'è qualcuno da cui ripartire per la prossima stagione, questo è proprio Benzema.

GIRONA-ESPANYOL 1-2

L'Espanyol vince sul campo del Girona e si mette al riparo da brutte sorprese in zona salvezza. Sono due perle di Sergi Darder, al 59' e all'89' a regalare il successo ai catalani. Inutile per il Girona il rigore del provvisorio 1-1 firmato dall'ex Reggina Stuani. L'Espanyol sale a 38 punti, a +9 sul Celta Vigo, impegnato domenica in casa contro la Real Sociedad. Ci sarà più da soffire per il Girona, alla terza sconfitta consecutiva: gli uomini di Sacristan restano 14esimi con 34 punti.

RAYO VALLECANO-VALENCIA 2-0
Si interrompe la rincorsa alla Champions League del Valencia, che cade 2-0 in trasferta contro il Rayo. I pipistrelli hanno anche l'occasione di portarsi in vantaggio grazie a un calcio di rigore, ma Parejo viene ipnotizzato da Garcia. Il Valencia sbaglia, il Rayo segna: è il 32' quando De Tomas è lasciato solissimo in area e punisce Neto per l'1-0. I padroni di casa raddoppiano al 91' con un colpo di testa di Suarez, che sfrutta ancora l'immobilismo della difesa valenciana. La squadra di Marcelino è ferma al quinto posto con 46 punti, e adesso il Siviglia ha la chance per il sorpasso. Sono tre punti fondamentali per il Rayo, penultimo, che si porta a -3 dalla salvezza.

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