FRANCIA

La Ligue 1 non riprende: il Senato boccia l'emendamento, Lione e Aulas beffati

Il presidente del Lione è contrario alla chiusura anticipata del campionato

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Il Senato francese ha bocciato l'emendamento che avrebbe potuto consentire alla Lega calcio di riprendere i campionati, decretando una nuova sconfitta per il presidente del Lione, Jean-Michel Aulas, che guida la battaglia contro la decisione di chiudere anticipatamente i tornei. L'emendamento, firmato da 72 senatori, proponeva di lasciare alle Leghe la scelta di autorizzare la ripresa delle competizioni "dopo il parare del comitato scientifico" e secondo un "protocollo sanitario adattato".

Nel dibattito in Senato, si è espressa anche - ovviamente in senso contrario all'emendamento - la ministra dello Sport, Roxana Maracineanu: "adottare questo emendamento - ha detto fra l'altro la ex campionessa di nuoto, ora ministra - sarebbe fonte di confusione". Per Aulas, la strada di un emendamento da far approvare nell'ambito di una legge è ormai chiusa, dal momento che il testo, già adottato il 15 maggio dall'Assemblée Nationale, non farà ulteriori navette fra i due rami del parlamento.

Al presidente del Lione resta soltanto la strada della giustizia amministrativa: il 4 giugno il Consiglio di Stato dovrebbe esaminare il ricorso del Lione contro la decisione di fermare i campionati e contro i criteri per stabilire la classifica finale, che lasciano il Lione al 7° posto e fuori dalle coppe europee, come non succedeva da 20 anni. 

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