Guardiola, altro capolavoro: il gol di Gündogan arriva dopo 44 passaggi di fila

Nel 3-1 del City sullo United altra prova di forza: il terzo gol arriva dopo due minuti consecutivi di possesso

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L'hanno fatto di nuovo, l'hanno fatto con gli occhi di tutto il mondo addosso e nel giorno più speciale per la loro città. Il Manchester City di Guardiola ha dipinto, ancora una volta, un gol capolavoro. È successo domenica, nel derby contro lo United. Il 3-1 definitivo segnato da Ilkay Gündogan è arrivato esattamente all'85'40" dopo una costruzione di gioco durata due minuti.

Due minuti nei quali lo United, che in teoria doveva cercare di lottare per il pareggio, non è riuscito a toccare il pallone. All'83'46" il recupero palla del City. Da quel momento 44 passaggi consecutivi con i giocatori del City tutti coinvolti ad eccezione del portiere Ederson. Due tocchi al massimo, qualche picco di quattro o cinque tocchi per giocatore - caso raro - palla che si muove sia in verticale che in orizzontale. Al 44esimo passaggio consecutivo l'imbucata perfetta di Bernardo Silva per l'inserimento di Gündogan. Difesa dello United immobile, De Gea trafitto, 3-1, derby vinto e primato in classifica.

Non una novità, a dire il vero. Ma non stiamo parlando di tiki-taka, quanto della sua evoluzione, prestata alla Premier. Il concetto che Guardiola, alla sua terza stagione, continua a proporre è quello tanto amato dal tecnico catalano: "Se non c'è una sequenza di 15 passaggi, è impossibile costruire una buona transizione tra difesa e attacco. Impossibile. Avere la palla è importante, se fai 15 passaggi di fila a centrocampo riesci a mantenere la tua forma in campo, mentre allo stesso tempo provochi il dissesto dell'organizzazione di gioco avversaria. Come li disorganizzi? Con passaggi veloci, diretti, focalizzati, parte di una sequenza di 15 mosse". 

Come si può analizzare dalla ricostruzione grafica del gol, tutti i 10 giocatori di movimento del City sono coinvolti nella costruzione dell'azione, nella quale le conduzioni di palla sono davvero limitate. I più attivi sono Silva,  Fernandinho e Laporte, che giocano la palla ad inizio azione nella zona centrale-sinistra del campo, prima che l'azione venga ribaltata sulla destra, da dove arriverà l'assist di Bernardo Silva.

Appena 14 mesi fa ci fu un'altra dimostrazione di gioco non fine a se stesso del City di Guardiola, ancora più clamorosa. In Carabao Cup, il 20 settembre 2017, contro il West Bromwich, il City segnò partendo direttamente dal calcio d'inizio della partita, con 52 passaggi di fila, dopo un possesso palla di tre minuti che coinvolse tutti i giocatori della squadra, portiere compreso, senza che gli avversari riuscissero mai ad intervenire. A finalizzare l'azione ancora Gündogan, il gol di Sané arrivò dopo la respinta del portiere sulla conclusione del tedesco dopo un inserimento simile a quello vincente di domenica con lo United.

Gol come questi non sono la norma nel campionato italiano. Lo scorso febbraio, però, una rete simile fu segnata anche in Serie A. Protagonista, ovviamente, il Napoli di Maurizio Sarri. A Cagliari (0-5) il terzo gol di Hamsik arrivò dopo 17 passaggi consecutivi (coinvolto anche Reina) in 50 secondi. Una costruzione corale frutto di palleggio, velocità e verticalizzazione/accelerazione nel momento giusto.

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