Football Leaks con i suoi documenti sta minando - nuovamente - la serenità del calcio europeo. Magagne e sapienti aggiramenti delle regole stanno venendo a galla, ma nel putiferio generale che si sta generando c'è anche una storia positiva. La faccia pulita del calcio ha un nome: N'Golo Kanté. Il centrocampista del Chelsea, unico nella sua semplicità e timidezza, ha rifiutato di ricevere soldi su conti offshore: "Mi basta lo stipendio normale".
Del resto ce lo ricordiamo tutti timido e impacciato dopo la finale del Mondiale vinta con la Francia, sia in campo che sul bus scoperto o agli Champs Elysées. Sempre in seconda fila, dietro le quinte, tranne quando c'è da fare il proprio mestiere - e bene - in campo. Una persona limpida, quasi cartoonesca per quanto inusuale in un mondo come quello del pallone, che però si è confermata nella sua genuinità anche in occasioni nascoste dove, lontano dalle telecamere, avrebbe potuto agire diversamente. E invece, no.
Dalle pagine di Football Leaks che stanno facendo tremare per altri motivi società importanti come Psg e Manchester City, spunta anche il suo nome. Questa volta però in accezione totalmente positiva - forse triste da sottolineare visto che dovrebbe essere la normalità - e da premiare. Kanté infatti ha rifiutato di ricevere dei soldi su conti offshore, pratica comune tra i club di Premier League per pagare i diritti di marketing e immagine, respingendo la proposta: "I soldi dello stipendio normale mi bastano".
Piccolo, gentile, ha fermato Messi e... no, non è "un'imbroglione" come intona il coro che ha spopolato in Francia dopo il Mondiale. Lo ha dimostrato coi fatti, ancora una volta. Bravo Kanté.
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