A BARCELLONA

Dani Alves condannato a 4 anni e 6 mesi di carcere per violenza sessuale

Il brasiliano dovrà risarcire la vittima con 150 mila euro. Previsti anche i 5 anni di libertà vigilata

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Dani Alves condannato a 4 anni e 6 mesi di carcere per violenza sessuale - foto 1
© Getty Images

Quattro anni e sei mesi di carcere. A tanto la sezione numero 21 del tribunale di Barcellona ha condannato Dani Alves, storico ex difensore di Barcellona e Juventus. L'ormai 40enne, in carcere dal 20 gennaio 2023, ha appreso oggi della notizia dopo la fine del processo datato 7 febbraio: farà ricorso in appello, e a dire la propria sarà la Corte Superiore di Giustizia della Catalogna. I fatti in questione risalirebbero alla notte tra il 30 e il 31 dicembre 2022, con l'ex terzino che avrebbe violentato una ragazza nei bagni della discoteca Sutton di Barcellona.   

Una sentenza pesante quella per Dani Alves, che dovrà anche risarcire la vittima di 150 mila euro, oltre a farsi carico delle spese legali. Oltre alla permanenza in prigione, il classe 1983 nato a Bahia è stato condannato pure a 5 anni di libertà vigilata: non potrà parlare con la vittima per 9 anni e sei mesi. L'ex San Paolo tra le altre, ha assistito dal vivo alla sentenza presso il tribunale di Barcellona: secondo i tre magistrati che si sono espressi, ci sarebbero le prove del mancato sì della ragazza al rapporto sessuale. "L'imputato ha afferrato bruscamente la vittima, l'ha gettata a terra e, impedendole di muoversi e l'ha penetrata" parte della sentenza svelata dai colleghi di Sport. La ragazza avrebbe riportato anche delle lesioni al ginocchio in conseguenza della "violenza effettuata da Dani Alves". 

I pubblici ministeri avevano chiesto una condanna a nove anni di carcere per il calciatore, mentre i legali che rappresentano la donna puntavano a una condanna di 12 anni. La difesa aveva chiesto invece l'assoluzione dell'atleta o, in caso di condanna, una pena di un anno più un risarcimento di 50.000 euro per la vittima. La donna ha dichiarato ai procuratori di aver ballato con l'esterno e di essere entrata volontariamente nel bagno del nightclub, ma che in seguito voleva andarsene e che lui glielo ha impedito. Ha raccontato che l'atleta l'ha schiaffeggiata, insultata e costretta ad avere rapporti sessuali contro la sua volontà.

Dani Alves ha modificato la sua difesa durante la fase investigativa mentre era in custodia cautelare. Prima ha negato qualsiasi contatto sessuale con la donna, poi ha ammesso di aver avuto rapporti sessuali con lei ma ha detto che erano consensuali. Il calciatore ha motivato il cambio di versione dicendo che stava cercando di salvare il suo matrimonio. Durante il processo, la difesa del terzino brasiliano si è concentrata sul tentativo di dimostrare che Alves quella sera era ubriaco.

L'AVVOCATO DI DANI ALVES: "FAREMO RICORSO"

Ines Guardiola, avvocato di Dani Alves ha parlato all'uscita del tribunale spagnolo: "Faremo appello alla sentenza, credo nella sua innocenza - ha detto ai media presenti -. Adesso mi metterò a studiare quanto deciso dai giudici. Oggi lo vedrò in carcere per spiegargli tutto".

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