Il Cile, vincitore delle ultime due edizioni della Copa America, raggiunge Brasile e Argentina in semifinale, dove affronterà una tra Uruguay e Perù. La Roja elimina la Colombia dopo una sfida dura e equilibrata, terminata 0-0 al 90' e decisa ai calci di rigore. In partita il Var aveva comunque annullato due gol al Cile (Davinson Sanchez al 17', Vidal al 71'). Dal dischetto poi segnano tutti tranne Tesillo, e i Cafeteros sono fuori.
Il Var ferma due volte il Cile, i rigori no. La Roja prevale sulla Colombia dopo la durissima sfida dell'Arena Corinthians di San Paolo e prosegue la sua corsa in Copa America. Una Copa America che mai aveva vinto nella sua storia prima del 2015 (unica sudamericana oltre a Ecuador e Venezuela con questo poco invidiabile record). Da allora però il torneo è andato sempre e solo agli andini, che sono bi-campioni in carica. Brasile, Argentina e la prossima avversaria della Roja (sarà una tra Uruguay e Perù) sono avvisate: questo Cile è difficilissimo da abbattere.
Il match si apre con le squadre che sembrano voler sbloccare la partita il più velocemente possibile, anche se a dominare è l'equilibrio: si attacca da una parte e dall'altra, ma nessuno sembra prevalere. Il primo brivido è opera della Colombia dopo una manciata di secondi, ma l'ex interista Medel sbroglia tutto e libera l'area cilena. Poi è Isla con una punizione dalla fascia a scatenare il panico nell'area della Colombia, con il pallone che rimbalza più volte davanti a Ospina prima di essere allontanato. Sul ribaltamento di fronte Vidal stende Cuadrado: la punizione di James Rodriguez non spaventa Arias, ma Roger Martinez torna sul pallone e va al tiro venendo murato sul più bello. Ospina diventa protagonista al 12', quando al termine di un'azione costruita dall'asse Pulgar-Medel compie due miracoli su Aranguiz e Fuenzalida. Ma il Cile insiste, e al 17' passa: Alexis Sanchez premia la corsa di Beausejour, sul cross di quest'ultimo Davinson Sanchez anticipa Ospina e la palla arriva a Aranguiz che segna il più facile dei gol. Il Var però lo annulla per fuorigioco. E dopo i fuochi d'artificio nei primi minuti della partita, improvvisamente le squadre in campo a San Paolo si spengono: le difese prendono il sopravvento, la paura di mancare la semifinale inizia a farsi strada e la partita diventa molto tattica. Si registrano quindi una sparuta fiammata di Falcao in girata, un tentativo di testa su corner da parte di Mina e una sortita sulla destra di Vargas, prima dell'ultima vera occasione del primo tempo: un gran pallone per Vidal, che al 41' va al tiro di prima intenzione ma sbaglia mira di pochissimo.
I primi minuti del secondo tempo sono tutti targati Colombia: ci prova James Rodriguez, ma il pallone finisce largo. Quindi è Roger Martinez a costruire due azioni che non hanno fortuna (nel secondo caso è Cuadrado a concluderla con un tiro impreciso). A questo punto si rianima il Cile, con Edu Vargas che tira da lontano e Ospina che blocca in due tempi. Dall'altra parte Cuadrado con un colpo di karate serve una gran palla a James Rodriguez, ma il Cile si chiude sul suo tentativo di rimettere lo juventino in condizioni di andare al tiro. Intanto i minuti passano, il risultato non si sblocca e la sensazione è che sia proprio la Roja a voler rallentare i ritmi, mentre la Colombia vorrebbe evitare che la sfida si prolunghi oltre il 90'. Uribe chiede invano un rigore per i Cafeteros, poi all'improvviso il Cile si regala una fiammata e ancora una volta urla al gol: è il 71', Alexis Sanchez butta una palla in area, la Colombia pasticcia e Vidal - rapace - trova il diagonale su cui Ospina non può proprio arrivare. Ancora una volta però è il Var a intervenire, annullando tutto per un mani di Maripan. Entra anche Duvan Zapata, ma chi continua ad attaccare è il Cile: Edu Vargas prova a sorprendere un Ospina non al meglio con un pallonetto, ma il portiere del Napoli non si fa sorprendere e fa suo il pallone. E la partita finisce così. Niente supplementari, però, perché la formula della Copa America prevede che dopo il 90' ci siano subito i rigori.
Sul dischetto si presentano James Rodriguez, Vidal, Cardona, Edu Vargas, Cuadrado, Pulgar, Mina, Aranguiz: trasformano tutti. Il quinto rigorista scelto dalla Colombia è Tesillo, che però conclude largo. Decisiva diventa quindi la trasformazione di Alexis Sanchez, che fa volare il Cile in semifinale.
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