Antonio Conte sorride nel pensare alla valutazione da record di Pogba. Così nell'intervista al Sun: "Quando ero piccolo giocavo per il club di mio padre Cosimino, la Juventina Lecce, lui era il proprietario, l'allenatore, il magazziniere, faceva tutto. A 13 anni, il Lecce mi ha comprato, insieme a uno dei miei compagni di squadra. Siamo stati pagati con otto palloni, tre perfino sgonfi. Ma erano costosi e hanno aggiunto anche 200mila lire".
Per poi aggiungere: "Devo ringraziare soprattutto mio padre perché era molto duro, soprattutto con me. Spesso mi urlava contro, mentre con gli altri bambini no. Gli chiedevo perché, ma oggi ho capito".
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