Il portiere messicano esce con la scusa di un caffé e non fa ritorno in sede: non era soddisfatto dei termini contrattuali
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"Prendo un caffé e torno". Potrebbero essere queste le parole pronunciate da Guillermo Ochoa nella sede del Burgos prima di firmare il suo contratto con il club di seconda divisione spagnola. Peccato, però, che il portiere non sia mai tornato facendo così saltare l'accordo. L'accaduto ha del clamoroso e, forse, nella storia del calciomercato non si è mai vista una trattativa andare in fumo in circostanze simili. Ma andiamo con ordine.
Ochoa ha 40 anni ed è alla ricerca di una nuova avventura per provare a partecipare al prossimo Mondiale con la sua nazionale, il Messico. Ecco quindi il Burgos, con cui il portierone aveva anche già sostenuto e superato le visite mediche di rito. Secondo quanto riportato da alcune fonti, prima di mettere la firma sul contratto l'ex Salernitana avrebbe chiesto qualche modifica all'accordo, un desiderio esaudito dal club tanto da iniziare a preparare tutti i documenti necessari.
Ottima scusa per ingannare l'attesa e uscire a prendersi un caffé. In sede, però, Ochoa non è mai tornato e non ha nemmeno risposto alle numerose telefonate da parte dei dirigenti. Secondo quanto riportato dalla stampa spagnola, il portiere non avrebbe visto di buon grado la modifica all'ingaggio, secondo lui ben al di sotto dal minimo previsto nel campionato. Come se ciò non bastasse, il Burgos avrebbe ottenuto anche il 60% dei ricavi dagli sponsor: forse troppo per Ochoa. Gli spagnoli hanno così ripiegato su Jesus Ruiz, estremo difensore del Racing de Ferrol.