Sabitzer, Mukiele e Orban firmano il 3-0 della squadra di Nagelsmann, che torna a sognare in grande. Le Aspirine pareggiano 1-1 in casa dell’Augsburg a tempo scaduto
Il Lipsia non spreca l’occasione di riportarsi a -2 dalla vetta della Bundesliga, occupata dal Bayern Monaco: la squadra di Nagelsmann batte l’Hertha Berlino in trasferta per 3-0, grazie al gioiello di Sabitzer al 28’, al raddoppio di Mukiele al 71’ e al sigillo finale di Orban all’84’. Continua a deludere il Bayer Leverkusen, che pareggia 1-1 in casa dell’Ausgburg: la rete di Tapsoba al 95’ pareggia quella di Niederlechner al 5’.
HERTHA BERLINO-LIPSIA 0-3
L’occasione era troppo ghiotta: vincere per avvicinare il Bayern (sconfitto sabato a Francoforte) e riportarsi a -2 dalla vetta. La squadra allenata da Jiluan Nagelsmann centra l’obiettivo piuttosto agevolmente, pur senza strafare contro un’Hertha che continua il momento di difficoltà e resta senza vittorie dallo scorso 2 gennaio. I padroni di casa non giocano nemmeno male, ispirati soprattutto nel primo tempo dalle geometrie dell’ex juventino Sami Khedira e dalle iniziative di Matheus Cunha, ma l’altro ex della Serie A in campo fra i padroni di casa, Krzysztof Piatek, è impreciso sottoporta e inconcludente in generale. Molto più concreti gli ospiti, che al 28’ passano in vantaggio: splendida conclusione da oltre trenta metri di Marcel Sabitzer, il portiere avversario Jarstein può solo guardare il pallone calciato dall’austriaco insaccarsi alle sue spalle. Nonostante il vantaggio, il Lipsia non vuole lasciare nulla al caso e non arretra il baricentro: la strategia paga nel migliore dei modi nella ripresa, al 71’, quando Adams strappa il pallone a un distratto Guendouzi e serve l’accorrente Mukiele, che scaglia una conclusione imprendibile per l’estremo difensore avversario. L’Hertha esce dalla partita e nel finale arriva anche il tris: a firmarlo è Willi Orban, che svetta su tutti di testa in area di rigore su cross dal lato sinistro di Sabitzer. Finisce così 3-0, con il Lipsia che non solo si mette alle spalle il tonfo in Champions League contro il Liverpool, ma grazie ai cinque punti recuperati al Bayern nelle ultime due giornate di Bundesliga può davvero tornare a coltivare ambizioni di titolo.
AUGSBURG-BAYER LEVERKUSEN 1-1
Soltanto un attimo prima del triplice fischio dell’arbitro Dingert le Aspirine di Peter Bosz riescono ad evitare la prima sconfitta in venti scontri diretti contro la squadra bavarese, recuperando sul filo di lana un match iniziato malissimo: dopo nemmeno cinque minuti di gioco, infatti, il portiere Niklas Lomb (sostituto di Hradecky, ancora out per un infortunio alla caviglia) controlla male il pallone con il destro, lo liscia con il sinistro e libera così Florian Niederlechner, che deposita in rete a porta sguarnita. Forti del vantaggio, i padroni di casa controllano e anche grazie al loro portiere Gikiewicz (decisivo in un paio di occasioni su Diaby a inizio ripresa) bloccano un attacco che nelle tre partite precedenti fra Bundesliga ed Europa League aveva segnato dieci gol. Al 52’ l’Augsburg avrebbe anche un rigore a favore, per fallo di Fosu-Mensah su Niederlechner, ma il Var richiama il direttore di gara per un fuorigioco a inizio azione di Vargas e gli ospiti tirano un sospiro di sollievo. Nel finale è assedio Bayer ma neanche l'ampio recupero sembra bastare. Proprio allo scoccare del 95', però, Gray indovina il corridoio giusto sulla sinistra e serve al centro Edmond Tapsoba, professione difensore ma stabilmente in attacco negli ultimi minuti nel tentativo di sfruttare la sua prestanza fisica: il tiro del nazionale del Burkina Faso è perfetto e vale un punto, e anticipa di pochi istanti il triplice fischio. C'è poco da festeggiare, comunque, per le Aspirine: la zona Champions è ora a cinque punti di distanza.
HOFFENHEIM-WERDER BREMA 4-0
Vittoria schiacciante per la squadra allenata da Sebastian Hoeness, che non lascia scampo a un Werder poco ispirato e conquista il primo successo in 28 giorni. L’assedio dei padroni di casa inizia da subito, anche se bisogna attendere 27 minuti per il primo gol: a firmarlo è Ihlas Bebou, che riceve un lancio millimetrico di Samassekou, vola verso la porta avversaria e fredda Pavlenka in uscita. La rete, inizialmente annullata, viene assegnata dopo l’intervento del Var, che indica la posizione regolare di Bebou. Gli ospiti, già allo sbando, concedono il raddoppio al 44’: gran percussione in area di Christoph Baumgartner, che resiste alla carica di due difensori e in caduta tocca il pallone quel tanto che basta da farlo passare sotto le gambe del portiere. A chiudere definitivamente i discorsi ci pensa al 49’ Munas Dabbur, che riceve in area un cross dal lato destro di Debou e firma il tris. Il Werder non ha le forze per ribattere, il resto del match è una vera e propria passerella per l’Hoffenheim, che mette la ciliegina sulla torta al 90’ con la rete di Georginio Rutter, che segna con una bella conclusione dal limite la sua prima rete con la nuova maglia dopo il trasferimento dal Rennes. Grazie al successo l’Hoffenheim si porta all’11° posto con 26 punti, staccando proprio gli avversari di giornata.