LA PULCE A TUTTO CAMPO

Barcellona, Messi: “Ronaldo il Fenomeno era il migliore. Sogno di giocare nel Newell’s Old Boys, ma…”

La Pulce parla anche di Nazionale: "Non cambierei la mia carriera per un Mondiale"

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Per molta gente il migliore di sempre è proprio lui, ma chi è il miglior attaccante della storia per Lionel Messi? A saziare questa curiosità ci pensa lo stesso campione del Barcellona, che durante un’intervista a TyC Sports parla in particolare del rapporto con alcuni colleghi, partendo da quello che è stato il suo primo compagno importante: “Ronaldinho mi ha aiutato tantissimo, mi sarebbe piaciuto giocare più tempo con lui. Con Suarez giochiamo a memoria. Il più forte di tutti? Ronaldo". Nessuna carezza per il rivale di sempre, CR7, perché la Pulce parla del Ronaldo brasiliano... 

"Era un fenomeno, degli attaccanti che ho potuto vedere era il migliore di tutti. Era impressionante” aggiunge Messi, che poi ricorda gli inizi a barcellona al fianco di Ronaldinho: "Sono entrato nello spogliatoio che avevo 16 o 17 anni, vedere tutti quei fenomeni lì era complicato. Ma Dinho si è preso cura di me, mi ha fatto sentire a mio agio. Poi in campo lo cercavo sempre, anche se sono pochi gli anni che abbiamo passato assieme ci siamo divertiti molto".

Dal passato al presente, che si chiama Luis Suarez: “Con Suarez ormai ci conosciamo da cinque anni, ora giochiamo ogni 3 giorni, ci si abitua e si gioca a memoria. Abbiamo figli della stessa età, viviamo ogni giorno uniti e il nostro rapporto diventa giorno dopo giorno sempre più stretto”. 

E poi uno sguardo sul futuro, che difficilmente sarà lontano dalla Catalogna: “Ho il sogno di poter giocare al Newell’s Old Boys, in Argentina, ma non so se potrà succedere. Da qui non voglio andarmene, non ho l’idea di trasferirmi da Barcellona. Ho una famiglia ed è il mio primo pensiero. La realtà è che ho tre figli, vivo in un posto che mi ha dato tutto e, grazie a Dio, sono calmo e posso dare ai miei figli un futuro spettacolare. Dovrei convincere la mia famiglia e i bambini, Thiago è ormai è grande e ha i suoi amici, quando gli dico per scherzare di andarcene si arrabbia. Quando andiamo in Argentina per un mese, vuole tornare qui”, ha aggiunto Messi.

La conclusione sulla Nazionale, con cui Messi non è mai riuscito a togliersi le soddisfazioni che voleva: "Mi sarebbe piaciuto diventare campione del mondo, ma credo che non cambierei nulla di quello che ho avuto nella mia carriera per esserlo". La Pulce si tiene stretto tutti i suoi successi, individuali e non, a cui non rinuncerebbe neanche per sfatare il tabù Coppa del Mondo: "Questo è quello che mi è toccato, che Dio mi ha dato", ha detto l'argentino ricordando il Mondiale Under 20 vinto nel 2005  e svelando "che allora non avrei mai sognato tutto quello che ho vissuto dopo. È stato molto più di quello che avrei potuto immaginare". 

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