ADDIO AL CALCIO GIOCATO

Clamoroso Gareth Bale: l'attaccante gallese si ritira a soli 33 anni

"Mi sento incredibilmente fortunato ad aver realizzato il mio sogno di praticare lo sport che amo. Ora inizia una nuova fase della vita"

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Gareth Bale alza bandiera bianca e si ritira a soli 33 anni. L'annuncio clamoroso arriva attraverso Instagram. "Dopo attente e ponderate considerazioni, annuncio il mio ritiro immediato dal calcio di club e internazionale - si legge sul profilo dell'attaccante gallese -. Mi sento incredibilmente fortunato ad aver realizzato il mio sogno di praticare lo sport che amo". "Ora passo avanti con trepidazione alla fase successiva della mia vita. Un momento di cambiamento e transizione, un'opportunità per una nuova avventura", conclude l'ex Tottenham e Real Madrid che negli ultimi sei mesi ha vestito la maglia del Los Angeles FC vincendo il campionato MLS e partecipando poi ai Mondiali in Qatar. 

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Dopo aver esordito a 16 anni nel Southampton in Championship, in Premier League Gareth Bale ha poi indossato la maglia del Tottenham fino al 2013 diventando un top player, ma è in Liga che il gallese è entrato nella storia del calcio collezionando successi a raffica col Real Madrid. In Spagna la sua bacheca personale conta 5 Champions League, 3 campionati spagnoli, 4 Mondiali per club, 3 Supercoppe Uefa e molto altro ancora tra titoli di squadra e individuali. In 554 partite in competizioni per club, il classe '89 ha collezionato 186 gol, terminando poi la carriera con i Los Angeles FC negli Usa dopo due anni complicati ancora tra Tottenham e Real Madrid. Una carriera straordinaria chiusa all'età di soli 33 anni.  

L'ANNUNCIO DI BALE
Dopo attente e ponderate considerazioni, annuncio il mio ritiro immediato dal calcio di club e internazionale. Mi sento incredibilmente fortunato ad aver realizzato il mio sogno di praticare lo sport che amo.
Mi ha davvero regalato alcuni dei momenti più belli della mia vita, il massimo in 17 stagioni, impossibile da replicare, e non importa cosa mi riserva il prossimo capitolo. Dal mio primissimo tocco al Southampton all'ultimo con LAFC e tutto il resto, ha plasmato una carriera da club di cui sono immenso orgoglio e gratitudine. Giocare 111 match con la mia nazionale e diventarne il capitano era un sogno, che si è trasformato in realtà. Mostrare la mia gratitudine a tutti coloro che hanno fatto la loro parte in questo viaggio, sembra impossibile.

Mi sento in debito con molte persone per avermi aiutato a cambiare la mia vita e plasmare la mia carriera in un modo che non avrei mai potuto sognare quando ho iniziato a 9 anni. Ai miei club precedenti, Southampton, Tottenham, Real Madrid e infine LAFC. Tutti i miei precedenti manager e allenatori, il personale dietro le quinte, i compagni di squadra, tutti i fan devoti, i miei agenti, i miei fantastici amici e la mia famiglia, l'impatto che hai avuto è incommensurabile. 

I miei genitori e mia sorella, senza la vostra dedizione in quei primi giorni, senza una base così solida, non scriverei questa dichiarazione in questo momento, quindi grazie per avermi messo su questa strada e per il vostro incrollabile sostegno. Mia moglie e i miei figli, il vostro amore e il vostro sostegno mi hanno portato avanti. Proprio accanto a me per tutti gli alti e bassi, tenendomi con i piedi per terra lungo la strada. Mi avete ispirato a essere migliore e a rendervi orgogliosi. 

Quindi, ora vado avanti con trepidazione alla fase successiva della mia vita. Un momento di cambiamento e transizione, un'opportunità per una nuova avventura...

 

 

L'ADDIO ALLA NAZIONALE DEL GALLES
"La decisione di ritirarmi dalla nazionale è stata la più lunga e difficile della mia carriera. Come faccio ad esprimere come mi sono sentito ogni volta che ho indossato la maglia della nazionale? A parole, non ci posso riuscire. So che ogni persona coinvolta nel calcio gallese sente la magia e sa quello che provo io, senza bisogno di spiegarsi a parole. La mia esperienza con il Galles non mi ha cambiato soltanto la vita, ma mi ha aiutato a diventare la persona che sono oggi. Sono onorato di aver potuto partecipare alla storia di questo Paese. Per ora faccio un passo indietro, ma non sarò mai lontano da questo team, che scorre nelle mie vene. Dopotutto, il Dragone sulla maglia è tutto ciò di cui ho bisogno…".

 

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