La motivazione del giudice: "E' patrimonio nazionale"
Probabilmente in Brasile devono aver pensato che assaltare il Parlamento sia una cosa lecita, visto quello che è successo al Campidoglio a Washington il 6 gennaio 2021. Infatti, due anni dopo, l'8 gennaio 2023, c'è stata la replica a Brasilia. Una folla di sostenitori di Bolsonaro ha attaccato la sede del governo federale brasiliano nella capitale, invadendo il Congresso Nazionale, l'edificio della Corte Suprema e il Palazzo Presidenziale, nel tentativo di rovesciare violentemente il presidente democraticamente eletto Luiz Inácio Lula da Silva.
Tra di loro c'era anche Nelson Ribeiro Fonseca, 35 anni all'epoca, che ha approfittato della confusione per rubare un pallone, autografato da Neymar, esposto in Parlamento. Dopo essere stato individuato dalle telecamere di sicurezza, Fonseca ha poi restituito il prezioso oggetto, dichiarando di averlo sottratto per proteggere il cimelio. Tesi che non ha convinto il tribunale che lo ha condannato alla bellezza di 17 anni di carcere. Ovviamente la pena è stata comminata anche per l'assalto al Parlamento ma, per dimostrare quando l'episodio del furto abbia contribuito alla sentenza, basta leggere la motivazione del giudice Alexandre de Moraes: "L’imputato Nelson Ribeiro Fonseca Junior ha confessato di aver rubato il pallone, che è un bene unico che fa parte del nostro patrimonio nazionale”.