REAL MADRID

Amato o odiato, sicuramente un vincente: Sergio Ramos festeggia i suoi 34 anni

Il difensore andaluso del Real Madrid, tra i migliori di sempre, ha diviso da sempre critica e tifosi

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“Mio nonno e mio padre mi hanno sempre detto che fin quando rimane un solo secondo, c’è ancora speranza. Bisogna avere questa mentalità, e questa è sempre stata storicamente quella del nostro club”. Se ci fosse una frase che potesse descrivere al meglio l’immensa forza di Sergio Ramos, che oggi compie 34 anni, questa sarebbe sicuramente la più adatta. Perché di certo lui è un esperto di gol all’ultimo minuto, pur essendo “solo” un difensore; probabilmente uno tra i più forti nella storia del calcio.

Basti pensare al colpo di testa al 93’ nella finale di Champions League del 2014 contro l’Atletico, che ha permesso al Real Madrid di allungare il match ai supplementari, nei quali poi uno straripante Cristiano Ronaldo regalerà la decima ai blancos. Nella Supercoppa Europea del 2016 contro il Siviglia (sua ex squadra che lasciò nel 2005 per trasferirsi a Madrid) l’andaluso fece lo stesso: stacco vincente del 2-2 sempre al 93’ e Real Madrid che alzerà il trofeo grazie al gol vittoria di Carvajal al 120’. Sempre in quell’anno Ramos gelò il Camp Nou trafiggendo ter Stegen all’ultimo respiro di testa (la sua evidente specialità) e pareggiando i conti dopo il momentaneo vantaggio di Luis Suárez. In quella stagione venne punito anche il Deportivo (minuto 92) per il 3-2 a favore di Zidane e compagni. Una sorta di Renato Cesarini spagnolo: una qualità, la sua, che ebbe origini nel 2006, primo anno al Real Madrid, quando superò in rimonta 2-1 il Malaga all’89’.

Tanti i record personali per lui: è il difensore che è andato a segno in Liga per più stagioni consecutive (16), è l’unico nel suo ruolo ad aver segnato in due diverse finali di Coppa dei Campioni nell’attuale formato. È stato poi il più giovane spagnolo a esordire in nazionale degli ultimi 55 anni; il suo debutto con la Spagna è arrivato quattro giorni prima del suo 19esimo compleanno ed è stato festeggiato con una maglia da titolare contro la Serbia e Montenegro in occasione delle qualificazioni ai Mondiali del 2006.

L’altra faccia della medaglia vede anche qualche primato negativo, come avere collezionato 26 cartellini rossi in tutte le competizioni, tra cui cinque edizioni del Clásico; la sua 19esima espulsione nella Liga, nello 0-0 del dicembre 2017 contro l’Athletic Bilbao, ha infranto il record di Xavier Aguado e Pablo Alfaro. Quasi inevitabile per un grande difensore come lui, che nella sua carriera le ha date e le ha prese. Come quando venne colpito con un calcio in faccia da Lucas Hernandez nel derby di Madrid nel novembre 2017. Pochi giorni dopo Ramos scrisse su Twitter: “Sanguinerei mille volte per questo stemma e questa maglia”.

Un cuore da grande capitano, che con la maglia del Real Madrid ha vinto di tutto: 4 Champions League, 4 campionati, 4 Mondiali per Club, 3 Supercoppe Europee, 2 Coppe del Re. Senza dimenticare una Coppa del Mondo e due Europei con la nazionale. A 34 anni Sergio Ramos ha ancora qualche soddisfazione da togliersi. Il suo contratto con i blancos scadrà nel 2021 e proprio in questi giorni è in corso una trattativa per rinnovarlo per almeno altre due stagioni. In attesa di altri trionfi: magari, sempre all’ultimo minuto.

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