San Siro esaurito: 75mila spettatori. MIranda disponibile, Gagliardini prenota la Lazio. Borja più di Vecino
Inter-Sassuolo per un sabato sera straordinario. Come sarà lo stadio di San Siro, 75mila spettatori come si conviene a una notte da Champions. L'Inter rincorre il suo obiettivo ben sapendo che non esistono calcoli e che sarà dura. Dura battere il Sassuolo, magari mettendo a frutto i gol per la differenza reti necessaria per la sfida alla Lazio; durissima, domenica sera 20 maggio, venire a capo dei biancocelesti all'Olimpico. Senza fare calcoli, bisogna vincerle tutte e due, e la Champions sarà assicurata. E questo dice Luciano Spalletti, alla vigilia del match.
Oggi una visita speciale ad Appiano: Boban.
"Ci ha fatto piacere vederlo, è stato un top player, ora è un alto dirigente. Ci ha fatto vedere il piano del Mondiale per club, per valutare, noi e tutte le società italiane coinvolte, questo progetto che è molto bello. Nascerà nel giugno 2021, sarà disputato ogni quattro anni, saranno coinvolti i migliori club europei".
Che partita sarà Inter-Sassuolo?
"E' una semifinale che ci proietta verso la finale che sarà Lazio-Inter per un posto in Champions"
Oggi come valuta la stagione dell'Inter? Con o senza Champions.
"L'Inter la scorsa stagione stava lottando un posto in Europa League, era dietro Milan, Lazio, Atalanta eccetera. Oggi è davanti dieci punti su Milan e Atalanta e a un passo dalla Lazio. Valutate voi. C'era da colmare una differenza e l'abbiamo fatto. Ho sempre pensato che tre squadre sarebbero state irraggiungibili, poi sono diventate due. Sono andati via 12 giocatori, ne sono arrivati otto, compreso il mercato di gennaio".
La squadra le piace così com'è, va -è andata- secondo le sue aspettative?
"Sì, siamo una squadra molto forte. Le cose sono andate bene, poi meno bene, ora vanno ancora come devono andare. Devo dire di essere soddisfatto".
Quanto hanno inciso Cancelo e Rafihna?
"Ha inciso il lavoro di tutti, la qualità e il lavoro del gruppo. Questa rosa ha diverse soluzioni, abbiamo dovuto fare degli step dove poi abbiamo consolidato quello che pensavamo fosse giusto. Poi qualcosa l'abbiamo lasciato per strada".
Che voto darebbe alla stagione?
"Io do una bella sufficienza, netta e importante. Per quello che ha fatto la squadra, che ha fatto la società e pure io stesso. Poi per il futuro saremo più chiari su tutto, pensando ai tifosi. Domani ce ne saranno altri 70mila e dobbiamo onorarli al meglio, far vedere loro quello che sappiamo fare. Un anno fa non è stato così".
La partita di domani sera. Pensa a quanti gol segnare?
"Noi dobbiamo vincerla, mi interessa solo questo. Sento discorsi diversi e non mi interessano. Chi pensa a goleade forse non ha mai giocato a calcio. Parlare di goleade significa mancare di rispetto, chi la usa è irrispettoso. La giocheremo nella maniera giusta, vogliamo vincerla 1-0 per andarci a giocare la finale con la Lazio".
Miranda e Gagliardini come stanno? Torna Vecino, Borja sarà titolare?
"Miranda lo dobbiamo valutare. Gaglia sarà pronto, spero, per la gara con la Lazio. Vecino è più fisico, Borja è un perfezionista del gioco preciso, vediamo. Per tenere la palla e andare ad attaccare penso a Borja, per spingere dico Vecino".
Tra le belle cose dell'Inter, Skriniar.
"E' un giocatore così, è stato subito al top, è entrato nell spogliatoio e ha timbrato subito la sua carta: giocatore forte, che può giocare in qualsiasi squadra al mondo, fortissimo, uomini forti e destini forti".
Nei panni di Simone Inzaghi, farebbe giocare De Vrji contro l'Inter?
"Faccio fatica essere Spalletti, figuratevi. Non sono un super-eroe".
Icardi quanto è cresciuto sotto la sua gestione, dal punto di vista di partecipazione al gioco? E un altro attaccante può giocare al suo fianco?
"Non ci sono controindicazioni, non escludo mai che due calciatori possano giocare insieme o no. Ma io non sto pensando al futuro, sto pensando a domani sera, mi interessa questo, non andiamo oltre sennò perdiamo di vista la realtà. Giù la saracinesca. Parleremo a fine campionato".