L'ennesimo post-partita desolante alla Pinetina. Le parole di Mancio alla squadra. Mercoledì la Juve, poi niente ritiro punitivo
Bisogna ricominciare, in un lunedì cupo come il cielo e la pioggia del mattino, dopo il diluvio torinese. Ricominciare per l'Inter, nel 2016, è sempre un qualcosa che semina angoscia e brutti pensieri, salvo rari casi. Ma dopo il Sassuolo, il Carpi, il derby, dopo Verona, Firenze e le due trasferte allo Stadium, questo è davvero il giorno dopo peggiore. Perché si sono levate voci come mai era accaduto, perché Zanetti ha detto quelle parole e con quello sguardo, domenica sera.
Roberto Mancini ha parlato alla squadra. Alla squadra ha detto le cose che il vicepresidente aveva spiegato ai microfoni: personalità, concentrazione, quei gol presi che non sono da giocatori di serie A, le responsabilità che toccano a ciascun giocatore, la stagione che rischia la totale deriva e bisogna riprenderla, per quel poco (tanto) che resta da fare.
Il lunedì è il post e il pre-partita con la Juventus, c'è la Coppa Italia e l'impossibile 0-3 da rimontare, perdipiù con una difesa a pezzi (Miranda e Murillo squalificati, Medel eventuale centrale di difesa anche lui ko) e un morale che sta dove deve essere. Il lunedì si è anche rifatta strada l'ipotesi del ritiro, non da oggi è evidente ma da venerdì, per capire, verso Inter-Palermo. Ebbene risulta che non ci sarà ritiro, almeno stando alle ultime che arrivano dalla Pinetina.