Il tecnico: "Derby deciso da un penalty inesistente. Poi il secondo gol, una colossale ingenuità"
La Lazio ha perso la terza partita consecutiva. Ferma a 18 punti che tre partite fa voleva dire zona-scudetto e oggi, al contrario, è l'anticamera della crisi. Questo è il calcio che Stefano Pioli non gradisce, come è ovvio, e dice che la situazione "si complica, il momento è delicato, andiamo avanti: testa bassa, lavorare e credere in quello che si fa". Già.
E' il prologo a una analisi sul derby che Pioli vede "inquinato" dal calcio di rigore al 10', fallo di Gentiletti su Dzeko. "Sì, un rigore che non c'era perché il fallo di gioco è avvenuto fuori dall'area di rigore -dice il tecnico col conforto delle immagini e della moviola-. Episodi così sono determinanti e se per un arbitro non è chiara la situazione e decide di assegnare il rigore... Prima di fischiare un episodio così importante, in partite così importanti... Se poi l'arbitro dice che ha visto la scorrettezza nettamente dentro, non so più che cosa dire".
La partita, vista dalla Pioli: "Per me il derby è stato equilibrato. La Roma è passata in vantaggio per un rigore che non c'era, e mi ripeto, poi noi abbiamo avuto le occasioni per segnare il pareggio. Poi è accaduto di aver preso il 2-0 per una ingenuità, per errori di reparto e di lettura, errori che non avremmo dovuto commettere".
Per chiudere il brutto fallo di Lulic su Salah, peraltro non sanzionato dall'arbitro. "Ma Lulic non voleva far male a Salah. E' intervenuto, la palla non c'era più... I duelli sul campo sono stati duri, da uan parte e dall'altra, duelli e contrasti".