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Paulo Sousa: "Noi un'opera d'arte? Per me è già una vittoria"

Il tecnico viola: "Le belle parole di Spalletti, che ha cambiato faccia alla Roma. Sfide decisiva per loro. Noi siamo gli intrusi"

03 Mar 2016 - 17:56

Roma-Fiorentina vista dalla parte Viola. La sfida dell'Olimpico vista con gli occhi di Paulo Sousa: vale il terzo posto, vale anche la gioia del bel calcio che la sua squadra ha messo in mostra, da subito. E i complimenti appena arrivati da Spalletti ("Fiorentina, un'opera d'arte"), riempiono d'orgoglio il tecnico portoghese: "Le sue parole per me sono già una vittoria".

"Sono contento di vedere che anche quelli che non sono tifosi della Fiorentina e non sono vicini a noi, restano colpiti da quello che facciamo: questa per me rappresenta già una vittoria in una città molto intelligente e bella artisticamente". "Spalletti ha migliorato molto questa Roma da quando è arrivato: ha migliorato l'aspetto mentale, fisico e tattico della sua squadra. Ha fatto migliorare il gruppo in fase di possesso grazie ai giocatori di qualità che già aveva a disposizione. La Roma era già forte prima anche in fase di non possesso ed è migliorata tantissimo. Ha lavorato molto sulle convinzioni di una squadra forte, capendo quali sono i momenti del gioco dove può colpire nel corso della partita".

Dice Sousa: "Sono contento di vedere che anche quelli che non sono tifosi della Fiorentina e non sono vicini a noi, restano colpiti da quello che facciamo: questa per me rappresenta già una vittoria in una città molto intelligente e bella artisticamente".

La Roma com'è cambiata con Spalletti?
"Spalletti ha migliorato molto questa Roma: ha migliorato l'aspetto mentale, fisico e tattico. Ha fatto migliorare il gruppo in fase di possesso grazie ai giocatori di qualità. Ha lavorato molto sulle convinzioni di una squadra forte, capendo quali sono i momenti del gioco dove può colpire nel corso della partita".

E' una sfida che può decidere il destino europeo delle due squadre?
"Sicuramente per la Roma perché nelle prime sei squadre siamo noi gli intrusi: hanno loro il dovere di salire più in alto. Noi da inizio stagione lottiamo per un'opportunità, che nella vita non capitano sempre con facilità. Noi stiamo lottando con tutto quello che abbiamo per coglierla".

Un parere sul caso Totti?
"Lo capisco perché anche per me è stata durissima smettere".

Perisic solo ammonito, Zarate ha preso tre giornate. Cosa ne pensa?
"Mi sono già espresso: le immagini sono molto chiare e anche la società si è già espressa. Il fatto di ieri sera rende ancora più chiaro quanto accaduto".

Chi arriva meglio alla sfida dell'Olimpico?
"Abbiamo lavorato sul recupero mentale e fisico, solo da oggi ci siamo buttati sulla preparazione della partita. Loro sono avvantaggiati dal punto di vista della preparazione della partita, non della stanchezza. Avremo le energie giuste per giocarcela".

Bernardeschi è in calo?
"Federico ha patito anche tanto i colpi subiti dagli avversari. Col Napoli è stato fuori per scelta tattica, domani possono giocare sia lui che Mati Fernandez. Vogliamo dominare la partita sia in fase di possesso che di non possesso".

Tatarusanu sta bene?
"Anche l'anno scorso aveva un problema alla spalla, ma lui sa gestirsi ed è sempre disponibile per aiutare la squadra".

Ilicic è recuperato? Quanto è importante Tello?
"Josip ha avuto un piccolo fastidio muscolare, ma ora è recuprato e a disposizione. La velocità di Tello è importantissima per noi, dovrebbe attaccare di più la profondità senza palla".

Meglio giocare bene o meglio vincere?
"Per vincere bisogna essere brillanti e proporre gioco. Ma se dovessimo vincere giocando peggio, meglio così".