Contro la Roma secondo stop di fila: tanti errori, e non solo in difesa. Nerazzurri sotto in 8 delle 9 gare giocate finora
Un'altra sconfitta, la seconda consecutiva dopo lo Sparta Praga e in casa Inter l'effetto Juve è già svanito. La bella e convincente prova offerta dagli uomini di De Boer contro i bianconeri è un lontano ricordo: il tecnico olandese l'aveva invocata alla vigilia della sfida dell'Olimpico. Ma quella squadra, solida nel complesso, non si è vista. Tanti errori. In una difesa più 'ballerina' che mai e anche davanti. E troppi palloni persi.
Che fine ha fatto l'Inter che ha vinto contro la Juve? Una settimana dopo è arrivata la vittoria di Empoli, poi via alla fase discendente: il pareggio casalingo contro il Bologna, la seconda figuraccia in Europa League sul campo dello Sparta Praga, e ieri la resa all'Olimpico. Vero sì che la squadra nerazzurra ha creato tanto - le statistiche parlano di 19 conclusioni verso la porta dei giallorossi e 17 dei nerazzurri - ma ha anche sbagliato in modo esagerato. Evidenti le pecche nel reparto difensivo, con sbandamenti nella coppia centrale Miranda-Murillo e lacune preoccupanti sugli esterni, che soffrono la velocità degli avversari - che dolori per Santon con Salah... Joao Mario torna in mezzo al campo ma la sua condizione non è delle migliori, e si vede. Candreva sente aria di derby: sprecone e impreciso. E Icardi, per la seconda volta in campionato, non è riuscito a tirare in porta. E non è affatto da sottovalutare il dato che la squadra nerazzurra si è trovata in svantaggio in otto delle nove partite giocate finora in questa stagione tra campionato e Europa League. Questione, dunque, anche di approccio alla gara. De Boer benedice la sosta: avrà tempo per studiare gli errori e ritrovare la quadratura del cerchio. Di sicuro potrà contare su un aiuto in più: il tecnico olandese ha chiesto e avuto dalla proprietà cinese un nuovo fisioterapista, l'olandese Leo Echteld, nel giro della nazionale orange.