Il Milan ricorda Cesare Maldini

Il cordoglio del club rossonero sul sito: "Il Capitano del primo titolo europeo del 1963 a Wembley"

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Sul suo sito ufficiale, il Milan ha ricordato la figura di Cesare Maldini, morto a 84 anni. "La scomparsa di Cesare Maldini, la scomparsa di una parte fondamentale della Storia Rossonera. Il Capitano del primo Milan europeo del 1963 a Wembley, il papà di Paolo, le lettere del Milan anagrammate nel suo cognome. Tutte le figure del Milan sono emozionate e commosse nel vivere e nell'esprimere il cordoglio alla Signora Maldini, ai figli e ai nipoti".

"Oggi è un giorno triste non solo per il Milan ma per tutto il calcio italiano. Con Cesare Maldini se ne va non soltanto un grande calciatore e un grande tecnico. Scompare un gran signore, un simbolo dei valori più alti dello sport. Il Milan inchina le sue bandiere alla memoria del suo capitano". Lo afferma Silvio Berlusconi, presidente del Milan in una nota di cordoglio per la scomparsa di Cesare Maldini. "La fotografia di Cesare Maldini a Wembley che alza la prima Coppa dei Campioni vinta dal Milan - prosegue Berlusconi - è un'immagine scolpita per sempre nei cuori di ogni tifoso rossonero. Noi tutti che amiamo il Milan siamo vicini a Paolo e ai suoi famigliari con affetto profondo".

"Un predestinato, Cesarone. Appena arriva al Milan fa il suo esordio contro la sua Triestina a San Siro e vince lo Scudetto al suo primo Campionato rossonero. Era il 19 Settembre 1954 ed era il Milan di Buffon e Zagatti, di Liedholm e Nordahl, di Schiaffino. Da quel momento, Cesare Maldini è stato: 412 presenze ufficiali nel Milan, 3 gol, 4 Scudetti vinti, 1 Coppa Latina, 1 Coppa dei Campioni, 1 Finale di Coppa dei Campioni contro il Real Madrid a Bruxelles nel 1958.

Cesare, il papà di Paolo e il padre acquisito di una intera generazione di tifosi rossoneri, smette di giocare nel Milan nel 1966. Ma sei anni più tardi, in Coppa delle Coppe, in Lussemburgo, è già immerso nella sua seconda vita, la vita di sempre, il Milan: eccolo in panchina nel 1972 sul campo del Red Boys per una vittoria, 1-4, della squadra che aveva Nereo Rocco come direttore tecnico e lui stesso come allenatore.

Da buon milanista conosce la sua personalissima fatal Verona nel 1974, quando perde 2-1 al Bentegodi e viene sostituito da Giovanni Trapattoni in panchina per le ultime gare di quella stagione. Ma il suo legame con il Milan è continuo e indissolubile. Quando Paolo esordisce in maglia rossonera il suo caro compagno di squadra Liddas non glielo aveva preannunciato e lui lo apprende, siamo nel Gennaio 1985, dalla radio di Tutto il Calcio minuto per minuto.

Dopo i Mondiali di Francia del 1998, Cesare torna nella famiglia rossonera come capo degli osservatori e nel Marzo del 2001 rileva la conduzione della Prima squadra rossonera al posto di Alberto Zaccheroni: "Andiamo a Milanello Mister", gli dice sorridendo quella mattina in via Turati Adriano Galliani.

E Cesare chiude bene la stagione, dopo lo 0-6 contro l'Inter arriva anche ad accarezzare l'idea del recupero delle posizioni Champions anche se poi la posizione finale è il sesto posto. Cesare Maldini, il grande triestino caro ad Enzo Bearzot nelle epiche gare azzurre di Barcellona e Madrid nel 1982, è rimasto nel Milan fino all'estate del 2008. Di recente suo nipote Christian è tornato in forma dopo tanti infortuni e ha ben figurato nel Torneo di Viareggio, con papà Paolo sugli spalti. E' stata, da nonno del calcio e del Milan, la sensazione che lo ha portato nelle migliori condizioni alla giornata di oggi. La giornata del Saluto, ma soprattutto del Tributo".

Prima di Atalanta-Milan sono arrivate anche le parole di Adriano Galliani in esclusiva a Premium Sport: "Siamo molto toccati dalla scomparsa di Cesare Maldini, capitano del Milan e primo italiano a sollevare una Coppa dei Campioni, una grande emozione per tutti noi. Paolo, suo figlio, rispondendo a un mio sms mi ha ricordato quanto suo padre fosse un rossonero. Io gli ho risposto che non era semplicemente un rossonero, era proprio il Milan. Quando ho saputo della sua scomparsa, stamattina, ho provato grande tristezza. Lo incontravo spessissimo, ho un cumulo di ricordi, oggi passa tutto in secondo piano".

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